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Vibonese si ammala negli Usa, la nipote gli dona un rene. Trapianto il giorno dell’Immacolata

Il dolore unisce in qualunque latitudine. A sperimentarlo sono i vari rami delle famiglie Inzitari, Pagano, Manfrida e Galano che vivono, sparsi tra gli Stati Uniti, Vibo Valentia, Arena e Simbario. A far sprofondare nella sofferenza questi nuclei familiari, fortemente uniti tra loro, nonostante le distanze, è stata l’improvvisa malattia che ha colpito Joe Galano, 45 anni, informatico di successo, residente insieme alla moglie e alle tre figlie, nello Stato del New Jersey.

L’uomo, molto stimato nella città di Bayonne, dove risiede, da alcuni mesi è stato colpito da una patologia irreversibile ai reni. I medici, dato l’aggravarsi della malattia, hanno deciso di intervenire chirurgicamente per salvargli la vita. Martedì, giorno dell’Immacolata Concezione, verrà operato nell’ospedale “Robert Wood Johnson” di New Brunswich del New Jersey insieme alla nipote Alyssa (figlia del fratello) che ha deciso, per il forte legame che tiene unite le rispettive famiglie, di donargli un rene.

Per salvare la vita allo zio non c’erano alternative, perché non si trovavano donatori compatibili. Le famiglie Galano e Pagano, trovandosi con le spalle al muro, non senza preoccupazione, hanno deciso di individuare il donatore tra i loro consanguinei. La scelta, su indicazione dei medici, è caduta sulla giovane Alyssa, di appena 26 anni, la quale senza pensarci un attimo, ha accettato di donare una parte importante del suo corpo: il rene. Un gesto di altruismo  che ha gettato nell’inquietudine le  famiglie Galano e Pagano che vivono nello Stato americano e nel Vibonese.

Per superare il difficile momento, sabato sera, su richiesta della zia di Joe, Stella Pagano, che vive a Vibo Valentia, le famiglie Inzitari, Manfrida e Galano si sono unite in preghiera, rispettivamente nelle loro città di residenza. La signora Stella, il figlio Raul Manfrida ed alcuni congiunti del Vibonese hanno partecipato alla Messa di “guarigione” officiata da mons. Giuseppe Fiorillo nella cappella della clinica privata Villa dei Gerani. Momenti di preghiera toccanti che hanno messo in comunione le quattro famiglie.

"Situazioni come queste - ha detto mons. Fiorillo - devono farci riflettere. L’amore più grande per un uomo è donarsi agli altri. Il gesto di questa ragazza e l’affetto dimostrato per lo zio sanno di Santità. Sono in pochi i soggetti disponibili a privarsi di un organo vitale ancora pulsante. Ecco perché abbiamo deciso, su richiesta della signora Pagano, di celebrare questa Messa. Seppur distanti dal New Jersey ci siamo uniti in Cristo, nostro Salvatore che è capace di annullare ogni distanza e dare speranza ai nostri cuori afflitti". Sofferenti ma fiduciosi, dopo la Messa, la signora Stella e il figlio Raul si sono affidati alla Misericordia di Dio. "Speriamo - hanno detto - che tutto vada bene. I nostri familiari li abbiamo affidati al Cuore immacolato di Maria Rifugio delle Anime. Le nostre preghiere saranno esaudite".

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