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Calabria zona rossa, manifestanti bloccano la SS18 a Scalea per protestare contro il Dpcm

«Moriremo di fame e nessuno ancora lo vuole capire. I nostri politici sono degli incapaci e per colpa loro noi moriremo negli ospedali. Qui non ci salveremo né dal Covid e né dalla povertà più assoluta».

Tantissima rabbia, ma anche una incontenibile disperazione. Da ieri pomeriggio, poco prima delle 16, commercianti e autotrasportatori hanno deciso di bloccare la statale 18 a Scalea. Subito dopo l’annuncio del premier Giuseppe Conte, la Calabria - inserita nella zona rossa - è diventata rossa di rabbia e di vergogna per un «provvedimento che tutti i cittadini reputano ingiusto».

Così sui Social si è organizzata una protesta che sull’Alto Tirreno cosentino si è materializzata in un vero e proprio blocco della strada. Le manifestazioni di dissenso non si sono fermate solo a Scalea, ma è qui che si è concretizzata la protesta più forte: diversi autotrasportatori - anche alcuni campani che vengono in Calabria per lavoro - hanno deciso di aderire alla protesta e di mettere i loro tir di traverso per bloccare la strada». Il Tirreno cosentino è una delle zone più colpite dalla nuova ondata, ma i cittadini non ci stanno alla chiusura delle attività commerciali.

«Siamo stanchi di comportamenti ottusi della politica - hanno detto alcuni gestori di attività commerciali di Scalea -. Abbiamo seguito alla lettera le indicazioni del Governo: abbiamo affrontato delle spese per adeguarci alle nuove direttive ma adesso dobbiamo chiudere bottega. E noi come le paghiamo le bollette, ora?». Ma le urla e le lacrime di alcune donne sono state le scene più forti della protesta: «Chiediamo dignità e lavoro? Sono stata licenziata,  come darò da mangiare a mio figlio?».

È il grido di disperazione di una giovane mamma che urla la sua disperazione: nei suoi occhi il dolore e l’angoscia di non poter arrivare a fine mese. C’è chi aspettava un’assunzione a breve. «Cosa significa svegliarsi la mattina e non avere un lavoro? Ma chi dorme la notte? Come faccio a dormire la notte se non riesco a guardare negli occhi mio figlio se non riesco a comprargli un panino». Intanto il sindaco di Scalea Giacomo Perrotta ha firmato una nuova ordinanza do chiusura delle scuole a causa della positività di due bambini, uno della scuola  primaria e uno delle medie.

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