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Festa a Capistrano per la presentazione della statua lignea di San Francesco di Paola

Pomeriggio di venerdì, nella chiesa madre di Capistrano, è stata una gioiosa ed emozionante festa la manifestazione organizzata dal parroco Antonio Calafati per la presentazione e illustrazione dei lavori di restauro della statua lignea di San Francesco di Paola e per illustrare ai fedeli il messaggio evangelico del Santo che è anche patrono della Calabria.

Nell’introduzione dei lavori, il parroco Calafati, oltre a ringraziare i numerosi presenti che occupavano tutti i posti disponibili in base alle limitazioni delle norme covid, ha ricordato che la statua lignea di San Francesco di Paola è stata scolpita nel 1838 dal famoso maestro Venanzio Pisani di Serra San Bruno per interessamento del capistranese Tommaso Lo Moro, notaio, che si è interessato per la raccolta dei fondi fra il popolo. Ha, altresì, ricordato che il maestro Pisani scolpi anche le statue lignee policrome di S. Rocco (1847) e quelle di S. Elena e San Filippo (tra il 1828 e 1830) che sono state recentemente restaurate, mentre vi è in corso di completamento il restauro della Madonna delle Grazie (1858).

Il sindaco Marco Martino ha ringraziato il parroco Calafati, anche a nome dell’amministrazione e della popolazione, per il suo costante, silenzioso e fattivo impegno finalizzato alla crescita culturale ed ecclesiale e per le suo continuo operare per migliorare e accrescere il patrimonio artistico-culturale come i tre edifici di culto, il concerto di capane, il restauro di quasi tutte le sacre statue, il restauro dell’affresco attribuito a Renoir e delle pitture murali della Maddalena e della Samaritana risalenti ai primi anni dell’Ottocento e la prossimo restauro del campanile e di rifacimento di intonaci della chiesa.

Il restauratore di beni culturali, Nicola Mazzitelli, di Pizzo Calabro, dopo avere evidenziato che i lavori di restauro sia della Statua di San Francesco di Paola che delle due già eseguite (S. Elena e San Filippo) e quella in corso di completamento (Madonna delle Grazie), sono state eseguite sotto le direttive e il controllo della soprintendenza per i beni culturali e architettonici di Reggio Calabria tramite la responsabile del procedimento Maria Cristina Schiavone, ha illustrato come il restauro è stato conservativo e funzionale. Il maestro Mazzitelli, con varie diapositive, ha fatto constatare come dopo avere portato alla luce la cromia originale dell’incarnato, esistente sotto vernici stratificate di precedente inidoneo restauro, sono state  riportate così come concepite e realizzate dal Pisani.

Il messaggio e tanti momenti della vita di San Francesco di Paola sono stati sapientemente evidenziati da Padre Giovanni Cazzalino (che sta scrivendo un libro su San Francesco di Paola), frate dell’ordine dei Minimi. Tante le novità su San Francesco, non ultima che il bastone che ha fra le mani era di canna, che passò nel vibonese più volte. Molti, moltissimi i miracoli di San Francesco di Paola. Fra questi, quando, andando a Milazzo, per portare consolazione e pace, giunse a Messina e fece tornare in vita un impiccato; la sua traversa a piedi dello stretto di Messina perché non aveva i soldi per pagare il barcaiolo, ecc. Per i troppi miracoli e, soprattutto, per le numerose guarigioni che faceva con erbe ed infusi, ebbe molti nemici fra i medici che non riuscivano a guarire alcuno con le stesse erbe ed infusi. “Ciò perché il miracolo si ottiene per fede” ha detto Padre Cazzalino, che si è soffermato su altri particolari fra cui il viaggio di Francesco per guarire il re di Francia che ebbe la guarigione, ma solo la più importante, quella spirituale, si convertì al cristianesimo e morì dopo pochi mesi, come predettogli da San Francesco.

Il Frate, dopo essersi compiaciuto per bel restauro della Statua, ha invocato San Francesco di Paola e San Rocco a fare ritornare in Calabria e nel mondo intero  una vita serena e dignitosa debellando la pandemia di questo virus (covid) tanto strano da avere chiuso persino le Chiese.

Il parroco Calafati, al termine, ha solennemente benedetto la statua di San Francesco che i fedeli, distanziati e con la mascherina, hanno salutato con un applauso, mentre altro lo hanno riservato al Parroco in segno di ringraziamento e gratitudine per le numerose opere che ha realizzato e che ancora ha in programma di realizzare.

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