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Cosenza, insidie in ogni angolo della Villa vecchia: le foto del degrado

«Attento, lì ci sono delle siringhe. È pericoloso». «Nooo, non scendere, c’è una buca. Vieni qua o fermati». «Anche l’altalena è rotta. Peccato. Beh, andiamo a casa». I richiami e gli inviti di una giovane mamma delusa e sconsolata al figliolo di poco più di tre anni, mentre si trovavano l’altro pomeriggio nella Villa vecchia a Cosenza, sono una nota stonata in una città percorsa e ravvivata da decine di chilometri di piste ciclabili e corsie aperte agli amanti della passeggiata e della corsa sulla parte riqualificata di viale Mancini.

Il polmone verde più grande della nostra città, meta frequente di anziani ma anche di famigliole alla ricerca di quiete e ossigeno, soprattutto in questo periodo caratterizzato da ansie e problemi causati dal Covid-19, a quanto pare è stato abbandonato dall’amministrazione comunale. Evidentemente, durante il lockdown le operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria si sono fermate. E così il panorama è desolante: alberi pericolanti segnalati dal classico nastro bianco e rosso che avverte i passanti. Buche qua e là che sono diventate delle trappole. Siringhe utilizzate da tossicodipendenti e mai rimosse. Giochi per bambini danneggiati e non ancora sistemati. La pulizia quotidiana delle cooperative B non basta. E una Villa come quella ai piedi ci colle Pancrazio merita una attenzione costante che invece si è fermata da mesi come testimoniano le lamentele e le foto.

Ma a pochi passi dalla Villa vecchia ci sono altri problemi che rendono la vita difficile ai residenti e anche a qualche turista. Ad esempio, la scala mobile che collega lo Spirito Santo a piazza 15 Marzo. Ferma per il periodo estivo o è rotta? Fatto sta che sabato sera gli spettatori accorsi nell’arena del Rendano ad assistere allo spettacolo di Massimo Ranieri che avevano lasciato i propri mezzi a valle hanno dovuto percorrere a piedi il percorso in quanto le scale mobili non funzionavano. Così come non funzionavano domenica, lasciando di stucco alcuni abituali frequentatori della città vecchia che si dedicano a una passeggiata salutare partendo dal centro del capoluogo. E a proposito di chiusure, anche il castello svevo sembrerebbe vietato ai visitatori per come lamentato da alcuni turisti che si sono rivolti al Comando della Polizia municipale per avere informazioni.

Ciliegina sulla torta i rifiuti ammassati in molti angoli del borgo antico (ma anche in qualche traversa meno in vista delle vie del centro) o addirittura i vecchi mobili e altro materiale tolti fuori da una vecchia abitazione per fare pulizia nel cuore della parte antica della città e depositati al centro di un vicolo bloccando il passaggio ai pedoni mentre alcuni turisti immortalavano questo poco edificante spettacolo che nelle prossime ore darà lavoro al Nucleo decoro urbano della Polizia locale da poche settimane affidato alle cure dell’ispettore Giacomo Fuoco. Una serie di episodi che comunque fanno capire come si vive e cosa offre di questi tempi il centro storico.

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