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'Ndrangheta e narcotraffico, confermate le 22 condanne dell'inchiesta Vulcano a Gioia Tauro - Nomi e foto

Conferma delle condanne per tutti i 22 imputati, ma robusti sconti di pena per molti che erano stati condannati dal gup di Reggio Calabria. È l'esito del processo d'appello nato dall'inchiesta denominata “Vulcano”, operazione della Dda di Reggio Calabria contro un presunto cartello di narcos calabresi che gestivano ingenti importazioni di droga per alcune delle più potenti cosche di 'ndrangheta. La sentenza è stata emessa nella tarda serata di martedì dalla Corte d'appello reggina che ha accolto solo parzialmente la richiesta di conferma della sentenza di primo grado invocata dalla Procura generale. Per tantissime posizioni, infatti, sono cadute le aggravanti della transnazionalità e dell'organizzazione armata. Per questo motivo, la maggior parte delle condanne di primo grado sono state ridotte, alcune anche di molti anni.

Restano immutate le condanne per i due principali imputati, Antonino Pesce (cl. 1982) 20 anni di reclusione, difeso dagli avvocati Carmelo Naso e Vianello Accoretti; Michele Zito 20 anni, avvocati Mario Santambrogio e Guido Contestabile. Sconti di pena, invece, per quasi tutti gli altri coinvolti nel procedimento: Salvatore Etzi 14 anni (18 anni in primo grado) avvocati Giovanni Vecchio e Antonino Curatola; Ernesto Madafferi 12 anni (18 anni) avvocati Gianfranco Giunta e Salvatore Staiano; Giuseppe Pataffio 12 anni (16 anni) avvocati Girolamo Larosa e Gianfranco Giunta, Francesco Gioffrè 7 anni e 9 mesi (14 anni) difeso dagli avvocati Andrea Alvaro e Domenico Alvaro; Antonio Pavia 6 anni 8 mese (14 anni) avvocati Luca Cianferoni e Mario Santambrogio; Rosario Cunsolo 9 anni (13 anni e 4 mesi) avvocati Armando Veneto e Michele Italiano; Gaetano Tomaselli 9 anni (13 anni e 4 mesi) avvocato Guido Contestabile; Pacifico Belcastro 8 anni (12 anni e 4 mesi) Renato Vigna e Fortunata Copelli; Giovanni Manglaviti 6 anni e otto mesi (12 anni) avvocati Sandro Furfaro e Giovanni Passalacqua; Francesco Ferraro 5 anni (10 anni e 8 mesi) avvocato Salvatore Pupo; Gregorio Marchese 5 anni (10 anni e 8 mesi) avvocato Girolamo Larosa; Giuseppe Nicolaci 8 anni (10 anni e 8 mesi) avvocati Carmelo Naso e Michele Novella; Tomaso Concas 5 anni e quattro mesi (8 anni e 8), Luigia Di Casola 5 anni e quattro mesi (8 anni e 8 mesi), Luca Martinone 3 anni e quattro mesi (8 anni) avvocato Girolamo Larosa; Achille Rocco Scutellà 5 anni (8 anni) avvocato Guido Contestabile; Caterina Ursida 5 anni e quattro mesi (7 anni e 8 mesi) avvocati Andrea Alvaro e Annalisa Rotolo; Gabriello Savarese 5 anni (5 e 10 mesi), Daiana Concas 5 anni e 2 mesi, Tonino Belcastro 1 anni e 8 mesi, difeso dagli avvocati Francesco Nizzari e Domenico Infantino.

Da Panama a Gioia Tauro

L'inchiesta, coordinata dalla Procura antimafia di Reggio Calabria, ha riguardato un'associazione criminale dedita al narcotraffico. Accuse aggravate dalla modalità mafiose, perché secondo la Dda gli imputati avrebbero favorito le cosche Piromalli, Molè, Alvaro e Crea.

In particolare l'operazione “Vulcano” , eseguita nel luglio 2016, ha permesso di accertare l'esistenza di un presunto gruppo criminale articolato su più livelli, comprensivo di squadre di operatori portuali infedeli e dotato di elevatissime disponibilità finanziarie, costituito allo scopo di reperire e acquistare all'estero, importare (prevalentemente attraverso i porti panamensi di Cristobal e Balboa), trasportare in Italia attraverso cargoship in arrivo, tra l'altro, nei porti di Rotterdam, Livorno, Napoli, Salerno, Genova e Gioia Tauro nonché commercializzare ingenti quantitativi di cocaina.

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