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A Crotone una stele ricorda il commissario Calabresi, cerimonia al tribunale col capo della polizia Gabrielli

Poco prima delle 11.30 il capo della polizia Franco Gabrielli ha tolto il telo azzurro che ricopriva la stele di calcare con la targa che, nel piazzale antistante il Tribunale di Crotone, ricorda il commissario Luigi Calabresi, ucciso il 17 maggio del 1972 a Milano. Il capo della Polizia ha così inaugurato il monumento realizzato nel piazzale del Palazzo di giustizia pitagorico che è già dedicato a Calabresi.

La cerimonia alla quale hanno partecipato le autorità civili e militari del territorio, è stata introdotta dalla presidente del Tribunale Maria Vittoria Marchianò che ha ringraziato Gabrielli per aver accolto l'invito ed accettato di inaugurare il monumento composto oltre che dalla stele di calcare ("che ricorda la pietra con cui venne costruito il tempio di Hera", ha sottolineato il procuratore Giuseppe Capoccia), anche da un albero di ulivi ("simbolo di pace") donato dal Comune di Pallagorio.

Il questore della provincia di Crotone Massimo Gambino, assieme alla presidente Marchianò, ha accolto al suo arrivo il Capo della Polizia. Gabrielli ha ringraziato per l'invito e citando anche il murales con i volti dei giudici Falcone e Borsellino, disegnato sulla facciata del Tribunale ha ricordato la solitudine che vissero sia Calabresi ("additato come il massacratore dell'anarchico Pinelli") e poi Falcone e Borsellino. Gabrielli ha poi esortato a non tirare per la giacca le istituzioni come la Polizia di Stato ed i suoi uomini che sono impegnati ogni giorno a difendere la legalità.

"Quando si vuole coinvolgere la Polizia - ha concluso il prefetto Gabrielli - ritenendola al servizio di qualcuno, non credo che si faccia un servizio al Paese".

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