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'Ndrangheta a Lamezia, chiesti 5 ergastoli per l'omicidio Izzo-Molinaro - Nomi e foto

Conferma di tutti e cinque gli ergastoli. È la richiesta avanzata ieri mattina dal procuratore generale nell'aula della Corte d'Assise d'Appello di Catanzaro nei confronti dei cinque esponenti della cosca Giampà-Cerra-Torcasio, condannati all'ergastolo per il duplice omicidio di Pasquale Izzo e Giovanni Molinaro, uccisi in un bar di via del Progresso il 6 dicembre del 2000.

Il pg ha infatti chiesto la conferma della sentenza emessa dal Gup di Catanzaro, Barbara Saccà, nel marzo del 2018, al termine del processo con rito abbreviato, che vede alla sbarra i fratelli Aldo e Giovanni Gianluca Notarianni, Antonio Villella, Vincenzo Torcasio e Pasquale Gullo, finiti in manette nel 2016, a seguito dell'inchiesta della Dda che li ha indicati come mandanti ed esecutori del duplice omicidio.

Ad incastrarli sono state le dichiarazioni di cinque pentiti della cosca lametina, tra cui il boss Giuseppe Giampà e Angelo Torcasio. Che sono tornati indietro di 18 anni per descrivere cosa avvenne all'indomani del processo “Primi passi”. Da quel dibattimento però uscì fuori da alcuni pentiti che ad uccidere il boss Ciccio Iannazzo nel ‘92 era stato Giovanni Torcasio. Che dopo due mesi venne “giustiziato” dal clan rivale.

L'articolo completo nell'edizione odierna di Catanzaro della Gazzetta del Sud.

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