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'Ndrangheta a Reggio, la cosca Libri alla sbarra: tutte le richieste di condanna - Nomi e foto

La pena più pesante - 30 anni di reclusione - è stata richiesta dal pubblico ministero antimafia, Walter Ignazitto, come pacificamente ipotizzabile alla vigilia, per Filippo Chirico, il leader delle nuove generazioni della potente cosca di 'ndrangheta Libri e reggente della famiglia mafiosa di Cannavò da quando (nell'estate 2017) morì il suocero e indiscusso boss Pasquale Libri.

La scure della Direzione distrettuale antimafia che ieri all'Aula bunker, davanti al Gup Maria Cecilia Vitolla, ha completato la requisitoria del processo con rito abbreviato “Theorema-Roccaforte” si è abbattuta anche su Antonio Artuso e Gaetano Tomaselli, che per gli inquirenti costituirebbero l'asse portante dell'organizzazione moderna dei Libri quali «principali collaboratori ed esecutori delle direttive di Filippo Chirico»: a carico di entrambi sono stati invocati 20 anni di reclusione.

Una sola l'assoluzione chiesta dalla Pubblica accusa: per Daniele Domiziani. Queste nel dettaglio le restanti 10 richieste di condanna: Angelo Chirico, 13 anni e 4 mesi; Demetrio Morabito, 12 anni; Mariateresa Ventura, 12 anni; Domenico Ventura, 14 anni; Anita Repaci, 14 anni; Salvatore Repaci, 8 anni; Pasquale Repaci, 3 anni e 4 mesi; Bruno Caridi, 1 anno e 8 mesi; Carmelo Nucera, 1 anno.

Complessivamente (c'è il filone con rito ordinario già fissato davanti al Tribunale collegiale) sono 22 le persone sotto accusa nell'inchiesta “Teorema-Roccaforte”, per aver ricoperto un ruolo nella 'ndrina che ha nella frazione Cannavò la storica roccaforte.

Le ipotesi di accusa, come riporta la Gazzetta del Sud-edizione di Reggio Calabria in edicola, sono, a vario titolo, associazione di tipo mafioso, estorsione, detenzione e porto illegale di armi aggravati dal metodo mafioso, intestazione fittizia di beni, violenza privata e altri reati.

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