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Campione del Mondo ed ex di Pamela Anderson: chi è Adil Rami, il super colpo della Reggina

Adil Rami, professione calciatore, ruolo centrocampista. Si, avete letto bene, perché è proprio a centrocampo, che inizia la carriera di quello che a breve diventerà il terzo “supercolpo” della campagna acquisti amaranto.

Primi passi

Le porte del sogno si aprono all'età di 21 anni, con la maglia del Fréjus, compagine francese di un comune che supera di poco i 50.000 abitanti. Quella maglia con i colori biancoblù, Adil la indossa senza sosta fin da quando era un bambino, ma la sua carriera calcistica non sembra certo di quelle da ricordare (per guadagnarsi da vivere svolgeva il lavoro di meccanico). Ma a quel ragazzo, nato a Bastia, in Corsica, da genitori marocchini, viene incontro il destino: un compagno, che tra l'altro, è un suo carissimo amico, si fa male sul serio, la squadra è in emergenza e Adil viene spostato in difesa. Siamo nel 2006, l'esperimento si trasforma in un crac micidiale: ma quale centrocampista, Adil Rami è un difensore dalle potenzialità pazzesche, che in virtù di mezzi fisici esplosivi (1.90 di altezza, 88 chili di peso), gioca al gatto col topo.

La consacrazione

Da lì a poco, il Lilla gli offre la possibilità di giocare nel massimo campionato francese, e di sfidare la squadra di cui è tifoso, ovvero il Monaco. Le cose inizialmente non sembrano andare benissimo ma poi è un crescendo. La strada del difensore si incrocia con quella di un raffinato interprete del football moderno: il suo nome è Rudi Garcia. È un altro mix devastante. Stagione 2010/2011: il Lille di Garcia è campione di Francia, Rami gioca ben 47 partite tra campionato e Coppe.

L'arrivo in Italia

Nell'estate del 2011 arriva la prima esperienza fuori dalla Francia, destinazione Valencia. Un'avventura che si concluderà malissimo. Nell'ottobre del 2013 infatti, Rami non le manda certo a dire ad allenatore e compagni di squadra. «In questo spogliatoio sono rimasti solo lecchini, mentre mister Djukic è uno che non dice le cose in faccia». Il club lo mette fuori squadra. Sul giocatore si scatena un'autentica asta, col Milan che anticipa tutti. A Milano, si cementa l'amicizia con un connazionale che Rami ritroverà a breve, ovvero Jeremy Menez. La stagione (2014/2015), non è certo da buttare, come testimoniano le 21 presenze in A.

Difensore giramondo

Il ritorno in Spagna, sponda Siviglia, vale nel 2016 la conquista dell'Europa League, mentre quello in Francia, nelle file dell'Olympique Marsiglia, non porta grandissimi risultati, nonostante la reunion con “maestro Garcia”. Il lungo girovagare per l'Europa, prosegue in Turchia, col Fenerbache, e finisce in Russia, col Sochi. Quest'ultima esperienza, è da cancellare: tempo di Covid, il club non paga gli stipendi e Rami passa il suo soggiorno russo chiuso in quarantena.

Campione del Mondo

Rifiuta per tre volte la proposta della nazionale camerunense, ed i fatti gli daranno ragione. Blanc lo chiama con i “bleu” nel 2010, ma la gloria arriverà più tardi. L'argento agli Europei del 2016 in realtà è una beffa, vista la sconfitta in finale col Portogallo. Il 1 luglio 2018 invece, è una data che Rami non dimenticherà mai, a dispetto dello “zero” alla voce presenze: la Francia batte 4-2 la Croazia a Mosca, e quel ragazzo dalle grandi speranze alza al cielo la Coppa del Mondo.

La storia con Pamela Anderson

Oltre che per quanto fatto vedere in campo, il “promesso sposo” della Reggina è balzato agli onori delle cronache per le tante storie con splendide modelle e donne dello spettacolo. Una su tutte, quella con Pamela Anderson, sex symbol della celebre serie Baywatch. Una storia passionale quella tra il campione del mondo e la showgirl di origini canadesi, i quali si sono detti addio nel giugno del 2019, dopo circa due anni. Nell'annunciare la fine della relazione, la Anderson accusò Rami, affidandosi ad un durissimo post su Instagram: «È difficile da accettare. Sono stata truffata, portata a credere che stavamo vivendo un grande amore. Sono devastata per averlo scoperto negli ultimi giorni. Stava vivendo una doppia vita». Da un post all'altro, pronta la replica del calciatore. «Chi mi conosce sa chi sono e i miei valori. Chi mi conosce sa che è impossibile e non posso fare determinate cose. Se voleva toccarmi nel profondo, lo ha fatto bene. È davvero disgustoso».

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