Si è aperta ieri una settimana cruciale anche per il presente e il futuro prossimo della Reggina. Attenzione concentrata, infatti, sull'assemblea in video-conferenza dei club di Lega Pro, convocata per venerdì dal presidente Francesco Ghirelli per affrontare il contenzioso legato all'emergenza Coronavirus. I nodi da sciogliere sono tanti; conclusione regolare o meno della stagione, criteri da adottare per promozioni e retrocessioni in caso di cristallizzazione delle classifiche, strategia per alleggerire il salasso economico che incombe sui bilanci di tutte le società, gestione dei contratti in essere per proteggere quei calciatori che sono ai minimi retributivi, facendo ricorso (per la prima volta nella storia) alla cassa integrazione. Tra tanti interrogativi in sospeso, si affaccia una certezza: è quasi esclusa, anche per gli amaranto, la ripresa degli allenamenti in gruppo dopo il tre aprile, visto che le restrizioni verranno prorogate.
Nel frattempo Reginaldo, intervenuto su Reggina Tv, si è espresso sullo stop ai campionati: «È un momento complicato per tutti noi. Stiamo a casa, io non sono molto social, ma questo è un messaggio che voglio mandare a tutti. Oggi non abbiamo certezze su quando ripartiremo. Non sono la persona adatta per dire come si dovrà procedere, di sicuro non sarebbe giusto per noi che venisse cancellato tutto quello che abbiamo costruito. Sarei disposto ad andare oltre il 30 giugno».
L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Reggio
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