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Falcomatà e l'interesse di Moratti per la Reggina, il club: "Dichiarazioni destabilizzanti"

Il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà

È scontro tra il sindaco di Reggio, Giuseppe Falcomatà, e la proprietà della Reggina. Le dichiarazioni del primo cittadino sulla presunta trattativa con la famiglia Moratti prima della cessione al presidente Luca Gallo non sono piaciute alla dirigenza amaranto, che ha voluto precisare i fatti con un comunicato.

«In merito alle dichiarazioni rilasciate dal sindaco Falcomatà, la Reggina 1914 Srl intende far chiarezza su quanto accaduto e soprattutto su quanto continua ad accadere. Erano le 11 del 21 dicembre 2018 quando la famiglia Praticò, allora azionista di maggioranza della Urbs Reggina, si recò a Roma presso gli uffici del presidente Luca Gallo al fine di illustrare la situazione critica in cui versava la società di calcio».

«L'allora presidente Mimmo Praticò avvertì il sindaco di quanto stava accadendo e dell’imminente sottoscrizione di preliminare di compravendita tra lui e il presidente Luca Gallo, ma in tale occasione lo stesso sindaco non volle intrattenere alcun tipo di rapporto con il presidente Gallo. Nelle more della sottoscrizione del preliminare di compravendita e quindi, ben prima del closing, il presidente fece espressa richiesta di conoscere se eventuali altri imprenditori avessero avanzato proposte formali o virtuali per l’acquisizione della Reggina al fine di non ledere la sensibilità di qualsivoglia imprenditore».

«Le risposte avute dalla vecchia proprietà furono chiare nel dire che alla data del 21 dicembre 2018 nessuno aveva manifestato alcun tipo di interesse all’acquisizione della Reggina, solo successivamente al definitivo passaggio delle quote, il presidente Luca Gallo venne a conoscenza che il dottor Moratti era stato contattato dalle istituzioni reggine, lo stesso visionò le strutture ritenendole fatiscenti e chiese di acquisire i bilanci con l’idea di riaggiornarsi dopo l’esito dello studio e comunque dopo la metà di gennaio 2019, quindi ben oltre l’esigenza imminente».

«Non si comprende, in un momento storico dove la Reggina non solo ha riacquistato quella dignità che merita ma risulta essere protagonista anche nei risultati sportivi, il motivo per cui il primo cittadino debba, con dichiarazioni quanto meno inopportune, cercare di destabilizzare un ambiente entusiasta e positivo, dimenticando tutte quelle occasioni in cui la società è dovuta intervenire al fine di risolvere le inadempienze del Comune stesso: una su tutte il ritardo nel posizionamento dei seggiolini in Tribuna Est».

«Siamo convinti che i risultati sportivi, l’andamento societario e il buon nome di una società sportiva gloriosa come la Reggina, debbano essere ricercate nella sinergia di tutte le componenti di una Città e l’amministrazione comunale fa parte di queste. Considerando l’ambiente destabilizzante posto in essere, la Reggina prende le distanze da ogni forma di strumentalizzazione e non si ritiene responsabile di eventuali ripercussioni. Auspicando di aver fatto chiarezza su ciò che si dice e si scrive ormai da tempo, ci si augura di non essere più costretti a chiarire situazioni equivoche e inopportune con la speranza di poterci concentrare esclusivamente sull’obiettivo primario: riportare la Reggina dove merita».

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