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Cosenza, si aprono i provini per sostituire Palmiero

Sciaudone

C’è “vita” oltre Palmiero? Cercherà di capirlo in questi giorni il tecnico rossoblù Braglia.In vista della trasferta di venerdì sul campo del Pescara, l’allenatore toscano sta studiando i diversivi per “sopravvivere” all’assenza del regista partenopeo. In attesa di conoscere l’entità precisa dell’infortunio rimediato dal numero 6 bruzio (non meno di un paio di settimane di stop) nella gara per cuori forti contro il Brescia si pensa già al piano B. Sfruttando la pausa post trasferta abruzzese, i danni verranno limitati, ma almeno un match senza Palmiero il Cosenza dovrà giocarlo. A tal proposito, il condottiero dei “lupi” sta pensando a una svolta tattica.

Il ribaltone. Insistere sul 4-3-3, adattando mezzali come Mungo e Bruccini nel ruolo del play campano, potrebbe essere controproducente. Il primo dei due giocatori non ha dimostrato di avere i tempi del regista di centrocampo. Anche contro il Brescia, pur giocando una buona gara, è apparso in difficoltà quando c’era da cucire il gioco. Meglio da “acchiappa palloni”. Bruccini, invece, non ha il passo del giocatore che guida la manovra piazzandosi davanti alla difesa. E poi i suoi inserimenti, da centrocampista con licenza di sganciarsi verso l’attacco, sono preziosissimi, come ha testimoniato il gol messo a segno nell’ultima gara di campionato.

In teoria, il ruolo di Palmiero potrebbe ricoprirlo anche Sciaudone, ma anche in questo caso si tratterebbe di una forzatura. Facile ipotizzare, dunque, che Braglia possa optare per un cambio di modulo, come ha provato diverse volte in passato e anche nell’allenamento di ieri. Il 3-4-3, ad esempio, potrebbe essere l’ideale. In mezzo al campo, a quel punto, facile ipotizzare l’impiego di una cerniera solida e di qualità formata da Sciaudone e Bruccini, con Bittante e D’Orazio a fungere da esterni a tutta fascia.

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