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Cosenza, c'è una Cittadella da espugnare

Piero Braglia

Alzare il livello per centrare l’obiettivo salvezza. Altre strade, il condottiero rossoblù Piero Braglia, non ne conosce. E lo afferma a chiare lettere nella conferenza stampa di presentazione della partita di domani pomeriggio (fischio d’inizio alle ore 15) contro il Cittadella di Venturato. Non fa prigionieri il vate di Grosseto, soprattutto dopo che le distrazioni prodotte dal mercato fanno ormai parte del passato. «Chi pensa di avere il posto assicurato ha sbagliato indirizzo», sottolinea, «perché con me non funziona così. Abbiamo ridotto la “rosa” (da 27 a 22 elementi: ndc) e tutti quanti avranno spazio. A meno che non vedrò che qualcuno meriterà meno di altri. Non mi preoccupa tenere in panchina i giocatori. Tutti quanti dovranno dare di più e alzare l’asticella».

La gara odierna giunge opportuna dopo un mese intenso dedicato alle entrate e alle uscite. Alcune necessarie, altre non programmate. «Siamo numericamente più leggeri di prima, è vero, ma abbiamo anche accontentato alcuni elementi che avrebbero trovato poco spazio», precisa Braglia, «come Pascali: giustamente si sente ancora un giocatore, mentre a Cosenza avrebbe ricoperto il ruolo di vice-Dermaku e uomo-spogliatoio, e ha chiesto di andar via. Gli altri, invece, non avrebbero accettato di giocare tre-quattro partite. Il mercato è stato ponderato. Inoltre sono approdati giocatori che conoscono molto bene la categoria».

Capitolo formazione. Sul modulo da opporre ai veneti Braglia non si sbilancia, ma nelle prove infrasettimanali ha lasciato intendere di voler imboccare il sentiero del 4-3-3. Si va verso le esclusioni eccellenti di Mungo e Maniero. Per il resto, la formazione è già fatta. Davanti a Perina agiranno Corsi, Idda, Dermaku e Legittimo (altra panchina per  D’Orazio). In mezzo al campo tornerà Palmiero e ai lati agiranno Sciaudone e Bruccini. In attacco troverà spazio un tridente inedito con Baez, Tutino nel ruolo di falso nueve ed Embalo. 

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