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Cosenza, con l'Ascoli non si può sbagliare: la salvezza è all'orizzonte

D'Orazio palla al piede

Parola al campo. A distanza di quasi un mese dal pareggio a reti bianche contro la Salernitana, il Cosenza di Piero Braglia torna in pista. All’orizzonte c’è il traguardo salvezza, che capitan Corsi e compagni vorranno tagliare il prima possibile. Quando rotola la palla viene silenziato tutto il resto. È così anche stavolta. Dalla questione manto erboso (nelle ultime due settimane la ditta scelta dalla società rossoblù ha lavorato giorno e notte per rendere il tappeto di gioco dignitoso), passando per il mercato (fino a oggi sono state concluse solo operazioni in uscita) e arrivando ai rinnovi di contratto (Mungo è stato il primo a prolungare). Tutti argomenti che torneranno a surriscaldare l’ambiente a cominciare da lunedì. Perché adesso si ricomincia e c'è l'Ascoli da affrontare.

Il Cosenza si trova di fronte un avversario che, sotto sotto, crede di poter appartenere al novero delle squadre playoff. Dal canto proprio, però, i rossoblù hanno bisogno di far “cassa” già da domani. Il salvadanaio-salvezza va riempito soprattutto tra le mura amiche, a prescindere dall’avversario di turno. Uno dei vantaggi che i ragazzi di Braglia potranno sfoggiare in campo, prima del decollo ufficiale del mercato in entrata, sarà la continuità.

L’undici titolare è ormai scolpito nello spogliatoio, seppure non manchino un paio di varianti sul tema: Perina tra i pali, Idda, Dermaku e Legittimo in difesa, Corsi, Mungo, Palmiero, Bruccini e D’Orazio in mezzo al campo, con Tutino e Maniero in prima linea. Con Garritano, Baez e Baclet (oltre al rientrante Capela, che torna oggi a disposizione dopo ben dodici partite di digiuno) pronti a dar manforte a gara in corso. Già, Baclet. Tra gli altri spunti interessanti c’è proprio l’ultimo valzer al “Marulla” del beniamino del pubblico cosentino. La Reggina lo aspetta a braccia aperte ma il Cosenza ha chiesto al ragazzo di pazientare ancora un po’.

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