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Scuola, pesano i divari territoriali: Calabria bocciata nelle prove Invalsi

Oltre la metà dei ragazzi fallisce l’obiettivo delle competenze in Italiano e Matematica alle Medie e alle Superiori. Fuga dai banchi in calo ma cresce il numero degli allievi che non raggiunge il livello base al termine degli studi

Alla Maturità 2018 si potrà essere ammessi se si ha almeno la media del 6, condotta inclusa. Dunque non sarà più richiesta la sufficienza in tutte le discipline come avviene ora. Lo prevede lo schema del decreto sugli esami di stato arrivato sul tavolo dei parlamentari. Il provvedimento indica, tra gli altri requisiti per l'ammissione all'esame, la partecipazione alle prove Invalsi, lo svolgimento dell'alternanza scuola lavoro e, come nella normativa vigente, la frequenza per almeno tre quarti del monte ore annuale. ANSA/MASSIMO PERCOSSI

La povertà emerge dalle periferie sociali della Calabria, una miseria annunciata dal numero sempre crescente di famiglie indebitate. Ma c’è un’altra povertà che fa più paura perché minaccia il futuro di questa terra, ed è la povertà educativa le cui vampate marcano chiaramente le differenze con altri territori del Paese. La regione, in generale, continua a rimanere ai margini dell’Europa per opportunità di istruzione-formazione. Un profilo allarmante che era già emerso dal Rapporto Bes (Benessere equo e sostenibile in Italia) dell’Istat. Una esplorazione inquietante che segue la corrente di tempesta in una terra che continua a sprofondare nell’emergenza.
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