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Beatificazione di Natuzza, una priorità per il nuovo vescovo di Mileto

Il popolo della Serva di Dio spera in un’accelerata da parte di mons. Attilio Nostro che si insedierà il 2 ottobre

Natuzza Evolo

La beatificazione di Natuzza Evolo sarà quasi certamente tra le priorità del nuovo vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea monsignor Attilio Nostro che si insedierà ufficialmente alla guida della chiesa vibonese il 2 ottobre prossimo. Lo si evince anche dal caloroso indirizzo di saluto ai sacerdoti e ai fedeli, attraverso il quale il nuovo presule – calabrese di nascita e romano d’adozione – nel soffermarsi sulla «bellezza» della «tradizione ecclesiale passata e presente» della chiesa diocesana, ha indicato due figure particolarmente amate: don Francesco Mottola, il sacerdote della carità di Tropea, di cui si attende l’ormai imminente canonizzazione e Natuzza Evolo di Paravati, morta in odore di santità il primo novembre del 2009. La causa per la beatificazione di Mamma Natuzza, avviata dal vescovo emerito monsignor Luigi Renzo, ha come postulatore don Enzo Gabrieli, parroco dell’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano, nonché apprezzato giornalista, e come componenti del tribunale diocesano, insediatosi nella Villa della gioia il sei aprile del 2019, don Francesco Vardè in qualità di giudice delegato, monsignor Saverio Di Bella quale promotore di giustizia, don Francesco Sicari nella veste di notaio e Francesco Reda nelle funzioni di notaio aggiunto. Attualmente la commissione diocesana – che ha un proprio ufficio nei locali di Palazzo San Paolo della Curia vescovile – è impegnata nella raccolta del materiale e delle testimonianze.

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