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Siderno, area archeologica in rovina

Grido d’allarme dell’Osservatorio ambientale “Diritto alla vita”

Arturo Rocca e l'archeologo Paolo Visonà

Una bella zona archeologica a pochi chilometri dalla marina di Siderno, scoperta anni fa e completamente dimenticata. Si trova vicinissima al centro abitato di Siderno superiore (proprio sopra la contrada Salvi). In una zona che è una testimonianza di archeologia, ma anche di storia, fatica umana ed emergenza ambientale davvero unica.
Si chiama Monte Ginarra (mt. 452). Così è indicato dalla cartina dell’IGM (Istituto geografico militare) che arriva dal suo nome dialettale ’ncinarra ed evidenzia la natura del territorio che richiama alla cenere ed alla calce, con una lunga lama biancastra che si protende da monte Scifa, da cui deriva, quasi a voler fendere Salvi da Giglia, le due contrade sottostanti. La zona è ormai abbandonata e rischia di sprofondare nel più assoluto degrado.
Questo grido d'allarme è stato evidenziato da Arturo Rocca presidente dell’Osservatorio ambientale “Diritto alla vita” che ha ricordato anche che ignoti «sulla sommità hanno prodotto tre scavi ed asportato materiale fittile di cui restano sul terreno numerosi cocci». A suo tempo è stata allertata anche la Soprintendenza archeologica ed una parte di quel che era rimasto sul terreno è stato recuperato.

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