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Alle radici della rivalità tra Reggio e Catanzaro per la supremazia in Calabria

Ferdinando I, re delle Due Sicilie

La rivalità tra Reggio e Catanzaro per la leadership in Calabria, di cui la rivolta reggina del 1970 è stata una clamorosa manifestazione, affonda le radici nel secolo XVI. L’incremento demografico in Calabria indusse il governo napoletano ad accrescere il numero delle sedi di Udienza, cioè dei capoluoghi di provincia, dove vi era l’ufficio del Preside e degli Uditori.

Questo ufficio rappresentava il governo centrale e svolgeva le funzioni dell’amministrazione della giustizia e del controllo dell’ordine pubblico.

La Calabria, sin dal periodo aragonese, era divisa in due province: Calabria Citra a nord, corrispondente grosso modo all’attuale provincia di Cosenza, e Calabria Ultra a sud, comprendente il resto della regione. In tutta la Calabria però vi era una sola Udienza, ubicata a Cosenza. Nel 1584 si decise a Napoli da parte del vicerè di assegnare anche alla Calabria Ultra una propria Udienza, sottraendola all’autorità di Cosenza. A tale sede aspiravano sia Reggio che Catanzaro.

Si fece una sorta di asta e l’Università (così si indicava l’attuale comune) di Reggio offrì 25 mila ducati e vinse la concorrenza di Catanzaro, ottenendo la prestigiosa sede dell’Udienza. Dieci anni più tardi, però, la città dello Stretto subì l’incursione di una flotta turca condotta dal rinnegato messinese Scipione Cicala, che nel 1594 sottopose a un tremendo saccheggio la città. Gli uffici dell’Udienza furono quindi trasferiti provvisoriamente a Seminara, per essere poi assegnati a Catanzaro, dove malgrado le ricorrenti proteste dei reggini, sarebbero rimasti definitivamente.

Riparati i danni inferti dai turchi, la città fu ricostruita e nel corso del Seicento con l’intensificarsi dei rapporti con Messina, ebbe un forte sviluppo economico e demografico, che ne rafforzò il primato regionale. Su decisione del parlamento cittadino, nel novembre 1640 vennero inviati al vicerè di Napoli i sindaci Francesco de Ferdinando, Ottavio Melissari e Ambrogio Perrone e i delegati Diego Strozzi, Ambrogio Barone, Pietro Foti e Giovanni Oliva per chiedere la restituzione a Reggio dell’Udienza provinciale e offrirono al vicerè 30 mila ducati. Il governo vicereale, malgrado il suo bisogno di denaro non accolse l’istanza dei reggini e l’Udienza rimase a Catanzaro. Dovrà arrivare il 1816 perché fosse esaudita l’aspirazione di Reggio a essere capoluogo provinciale.

Ferdinando I, re delle Due Sicilie, su sollecitazione del Comune di Reggio, decise di dividere in due la provincia di Calabria Ultra, la cui parte meridionale, denominata Calabria Ultra Prima, ebbe come capoluogo Reggio, che acquistò pari dignità amministrativa rispetto a Catanzaro e a Cosenza.

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