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La laica calabrese Maria Antonia Samà sarà proclamata Beata: visse paralizzata per 60 anni

Maria Antonia Samà

Papa Francesco ha ricevuto ieri il cardinale Angelo Becciu, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, autorizzando il Dicastero a promulgare i Decreti riguardanti una prossima nuova Beata e 4 nuovi Venerabili Servi di Dio.

La nuova Beata sarà Maria Antonia Samà, una laica calabrese, nata il 2 marzo 1875 a Sant’Andrea Jonio, in provincia di Catanzaro. Colpita da ragazza da una grave malattia, rimane paralizzata, con le ginocchia alzate. Costretta a letto in questa scomodissima posizione, Maria Antonia vive tutto con fede e invita quelli che vengono a visitarla ad avere sempre fiducia in Dio, in ogni situazione.

Nel 1915 emette i voti privati di speciale consacrazione a Dio, coprendosi il capo con il velo nero. La gente del paese la chiama “la monachella di San Bruno”: viene da lei a chiedere consigli e preghiere, viene per trovare pace e serenità. Con lei si prega tre volte al giorno il Rosario. Muore a 78 anni, il 27 maggio 1953, dopo oltre 60 anni passati a letto offrendo tutte le sofferenze al Signore.

Per la sua beatificazione, la Postulazione della Causa ha presentato all’esame della Congregazione l’asserita guarigione miracolosa, attribuita alla sua intercessione, di una signora da una grave forma degenerativa di artrosi alle ginocchia (“gonartrosi bilaterale con sintomatologia algico-funzionale”) che provocava dolori insopportabili alle ginocchia.

L’evento è accaduto nella notte tra il 12 e il 13 dicembre 2004 a Genova quando, in preda ai forti dolori, la signora inizia a supplicare la Venerabile Serva di Dio che aveva conosciuto in giovane età. Dopo l’invocazione si addormenta e al mattino seguente, nell’alzarsi, constata che erano spariti i dolori e che poteva riprendere tutte le sue attività.

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