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Porta in grembo una bimba down, il Lions club di Catanzaro avvia una raccolta fondi

Franco Perticone, la mamma coraggio, Luigi Critelli e Franco Larussa

Scopre che la figlia che porta in grembo ha la sindrome di Down e, nonostante ciò, ha deciso di portare avanti la gravidanza, nonostante fosse possibile l’interruzione di gravidanza. È la storia di una giovane mamma coraggio del capoluogo, già madre di altre due bambine.

"Era una mattina di giugno, con precisione l'11, quando quel test di gravidanza – scrive la mamma coraggio in una lettera – diede esito positivo. L'emozione fu davvero tanta e con gioia annunciai la notizia a mio marito e alle mie due bambine - la maggiore di 5 anni e mezzo, la seconda di 3 anni -. Eravamo felici! Era il 30 luglio quando mi recai in ospedale per un malore che portò alla scoperta. La dottoressa mi disse che stavo bene ma che il feto di 11 settimane aveva una particolarità: la plica nucale, troppo spessa, per i valori di riferimento, faceva intendere che poteva esserci qualche problema, come, ad esempio, una cardiopatia o una cromosopatia".

"In quel momento mi crollò il mondo addosso. Avevo paura. Feci degli accertamenti e seppi che era una femminuccia e che si trattava della trisomia 21, meglio conosciuta come la sindrome di Down. Elaborai la notizia dentro me e la resi nota alle persone vicine. Mi fu detto che, spesso, le persone con la sindrome di Down hanno diverse patologie, come alcune cardiopatie o malformazioni intestinali o renali, oltre al ritardo mentale che può variare. Mi fu data la possibilità di abortire, anzi, fui incoraggiata in tal senso. La mia decisione ed anche quella di mio marito fu irremovibile: la nostra bambina sarebbe nata o, meglio, noi avremmo fatto di tutto per farla nascere".

"Andando avanti scoprimmo due patologie che sapevamo già potessero manifestarsi: una cardiopatia e una malformazione all'intestino che si chiama atresia duodenale. Per queste ragioni, la bimba, appena nata, dovrà subire un intervento all'intestino e, intorno ai 6 mesi di vita, sarà operata al cuore. Oggi la data è vicina, poche settimane e potrò abbracciarla e baciarla. Le paure sono molte, come quella di perderla non appena l'avrò stretta a me. Cerco di essere positiva e penso che se è capitato a me, nonostante la mia giovane età – ho 21 anni – è perché Dio ha deciso così e perché io posso essere la mamma giusta per lei e, magari, se fosse stata mandata ad un'altra famiglia, non sarebbe nata. Non temo la disabilità perché l'amore che provo per lei è superiore a tutte le preoccupazioni e le sofferenze. L'amore non conta i cromosomi...".

Questa giovane mamma ha fatto la sua scelta. I primi di febbraio verrà alla luce la sua terza figlia con tante difficoltà, non solo fisiche ma anche economiche: la donna non lavora per seguire le figlie e il marito fa il cameriere. Questa ragazza dal grande cuore, che ha subito anche il doloroso dramma di essere orfana di madre, non è pero sola. Lungo il suo cammino ha incontrato il personale del Consultorio di via Fontana Vecchia, con il suo dirigente Franco Larussa, i ginecologi e tutte le ostetriche. In particolare, questa storia d'amore trova voce grazie alla sensibilità di Santina Procopio, vicepresidente dell'associazione “Dall'Ostetrica”. Ed è accaduto qualcosa di speciale: il Lions Club Catanzaro Temesa, presieduto da Franco Perticone, durante la cena degli auguri di Natale ha deciso di raccogliere dei fondi per questa famiglia che merita tutto il sostegno possibile e nei giorni scorsi, alla presenza anche del tesoriere del Club, Luigi Critelli, è stato consegnato un assegno alla giovane donna, emozionata per il generoso gesto. Buona fortuna donna coraggiosa, a te e al tuo angelo in arrivo!

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