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Costretto ad andare via per curarsi, la storia del vibonese Fabio e della città... triste

Fabio Aiello

Non si è mai arreso alla malattia Fabio Aiello di 41 anni, neanche quando, dopo la neurofibromatosi cistica, gli hanno diagnosticato un tumore alla clavicola. Il giovane ha affrontato ogni battaglia col sorriso sulla labbra e con la voglia di vivere. Non è crollata neppure quando la sua invalidità è stata ridotta e così la pensione. L'ha presa come un'opportunità per rimettersi in gioco ma in realtà il suo percorso è stato davvero duro.

«Mi sono dovuto trasferire insieme alla mamma in Lombardia - racconta Fabio - dove ho subito diversi interventi». Ha vissuto un vero calvario «con la mia terra nel cuore - aggiunge Fabio - e la consapevolezza che purtroppo la sanità in Calabria ha molte criticità». Vorrebbe trovarla cambiata la sua città, invece si sente addolorato nel vederla «così triste, desolata e abbandonata».

L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud - edizione di Catanzaro in edicola. 

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