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Ricostruiti i "capelli di Pele" del vulcano Kilauea, merito dell'Università della Calabria

I «capelli di Pele» del vulcano hawaiano Kilauea, gocce di magma raffreddate e modellate dai venti simili a capelli, sono da sempre oggetto di studio della vulcanologia ma mai sono stati ricostruiti in tre dimensioni. C'è riuscita l’Università della Calabria che, dopo uno studio morfologico con tecniche di microscopia ottica ed elettronica, ha esteso l’indagine a un team di ricerca di Elettra Sincrotrone Trieste (Area Science Park) che ha evidenziato nei sottilissimi filamenti, la presenza di bolle di forme e dimensioni variabili.

I risultati della ricerca sono stati pubblicati su Scientific Reports di Nature, con: «First 3D imaging characterization of Pelès hair from Kilauea volcano (Hawaii)». In Calabria la ricerca è stata condotta nell’ambito di una tesi in Scienze Geologiche di Chiara Benedetta Cannata, sotto la supervisione di Rosanna De Rosa, Paola Donato e Bruce Houghton. Dopo la prima fase, a Trieste il team guidato da Lucia Mancini, di cui fanno parte Sandro Donato e Gabriele Lanzafame, con la microtomografia a raggi X con luce di sincrotrone, è stata effettuata per la prima volta una ricostruzione tridimensionale della struttura interna dei capelli di Pele.

«Il nostro lavoro ha preso in considerazione tre diversi stili eruttivi per il vulcano Kilauea (Hawaii): un lago di lava, una fontana di lava e un’eruzione esplosiva generata dalla interazione fra una colata di lava e l’oceano», spiega Chiara Benedetta Cannata, che determinano lunghezza e spessore dei capelli. Per gli studiosi le differenze morfologiche dei tre campioni analizzati sono dovute a diversi fattori: dalla dimensione originale delle gocce di magma alla velocità di fuoriuscita delle gocce di magma, la sua viscosità, il contenuto in vescicole nella goccia di magma.

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