L'«invincibile» cavaliere. Audace in battaglia, generoso con i suoi uomini, premuroso con la povera gente, implacabile con i prepotenti invasori. La coraggiosa vita d’un condottiero vissuto cinque secoli fa, unisce la Calabria all'Albania. Un uomo leggendario, difensore dei valori della cristianità, capace di fronteggiare i musulmani e di servire il suo popolo sfidando centinaia di volte la morte.
È in nome di Giorgio Castriota Skanderbeg, eroe del popolo albanese, morto a 64 anni il 17 gennaio 1468, che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, mercoledì 7 novembre, incontrerà a San Demetrio Corone, l’omologo d’Albania, Ilir Meta.
Mattarella e Meta si vedranno per celebrare il 550esimo anniversario della morte di Skanderbeg che fu tanto ammirato in vita da essere paragonato ad Alessandro Magno e definito, proprio per questo dagli ottomani, “Scander – Bey” cioè “Signor Alessandro”, in omaggio al parallelismo con il conquistatore macedone.
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