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Calabria, l'Uncem si preoccupa delle condizioni degli ospedali nelle zone montane

Il presidente Mazzei La pandemia da Covid 19 ha fatto emergere la necessità di un adeguamento e rafforzamento del sistema sanitario nazionale e di quello calabrese in particolare

Il sindaco Rosaria Succurro

Con nota inviata tramite pec lo scorso 27 gennaio, il presidente Vincenzo Mazzei chiedeva un incontro al commissario ad acta Guido Longo, per discutere dello stato della sanità nei Comuni interni e montani della nostra regione. Nella missiva si evidenziava il fatto, che in tali realtà, a causa dei tagli operati dallo Stato negli ultimi anni, sono venuti meno tanti servizi e quelli ancora in essere (sanitari, scolastici, trasporti, ecc.) hanno subito un drastico ridimensionamento. A pagarne le conseguenze sono stati i cittadini, che vivono in quei comuni.

La lettera

«L’Uncem», sottolineava Mazzei, «nel corso degli anni ha sempre chiesto, senza essere adeguatamente ascoltata, il potenziamento degli ospedali montani e della Medicina territoriale in particolare. La pandemia da Covid 19 ha fatto emergere la necessità di un adeguamento e rafforzamento del sistema sanitario nazionale e di quello calabrese in particolare. Non essendo pervenuta alcuna risposta da parte della Struttura Commissariale, della questione Sanità, si è ampiamente discusso nella riunione che l’esecutivo dell’Uncem ha tenuto nei giorni scorsi. Nel corso di tale incontro i sindaci di: Alessandria del Carretto - Domenico Vuodo, Bocchigliero - Alfonso Benevento, Cerva - Fabrizio Rizzuti, Parenti - Donatella Deposito e Platì - Rosario Sergi, componenti della Giunta dell’Associazione, hanno evidenziato i disagi che vivono i loro cittadini, per il venir meno delle prestazioni essenziali. Il sindaco di San Giovanni in Fiore, Rosaria Succurro, Vice Presidente Uncem, dopo avere condiviso le preoccupazioni dei colleghi, si è particolarmente soffermata sulle carenze degli ospedali montani, la cui funzione è di primaria importanza in Calabria, in quanto il territorio montano rappresenta circa i due terzi dell’intero territorio regionale. A conclusione della riunione si è deciso di sollecitare l’incontro con il Commissario Guido Longo e a prevedere nel caso di una mancata risposta, adeguate iniziative, fra cui l’autoconvocazione presso la sede della struttura commissariale.

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