
La Calabria resta nel cono d’ombra di questa sua lunga veglia elettorale. Il nuovo governo, che verrà modellato dalle urne, dovrà provare ad arginare il progressivo invecchiamento della popolazione, la principale debolezza strutturale. Questa terra appassisce senza fare più figli, disegnando le nuove traiettorie di una emergenza futura che sembra irreversibile.
I diagrammi demografici precipitano progressivamente sotto l’azione combinata dei flussi negativi provenienti dal tasso migratorio totale e dai valori della crescita naturale della popolazione. Chiunque governerà la Calabria dovrà occuparsi dei nuovi ed urgenti bisogni dei calabresi, per i quali si dovranno immaginare, ad esempio, nuovi modelli di assistenza sanitaria o di mobilità secondo sistemi in grado di collegare le aree interne più disagiate.
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