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I politici senza “vitalizio” in Regione, in Calabria c'è la corsa a versare i contributi necessari

L’indennità differita scatta dopo i 65 anni di età e l’esercizio del mandato per 5 anni pieni. Con la fine anticipata della legislatura e senza rielezione va “coperto” il periodo mancante

Da qualche anno si chiama indennità differita, nella sostanza si avvicina ad un vitalizio. Una pensione da incassare a partire dal 65esimo anno di età a cui nessuno dei politici calabresi sembra rinunciare. Introdotta con una legge varata nel 2019, l’indennità è riservata a coloro abbiano esercitato il loro mandato per almeno 5 anni, anche non consecutivi. Le dimissioni del governatore Roberto Occhiuto hanno però scombinato i piani di diversi peones alla loro prima esperienza a Palazzo Campanella e senza certezze sulla loro rielezione. Niente panico, però. Il “paracadute” previsto sempre dalla stessa norma mette al riparo da qualsiasi sorpresa. Chi ha non raggiunto i cinque anni di anzianità può richiedere il rimborso dei contributi versati, oppure continuare ad erogare somme fino a maturare un quinquennio di contributi.
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