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Elezioni in Calabria: a Rende il battesimo dell'area riformista: "Puntiamo a una coalizione forte"

Sandro Principe

Un’area riformista è nata in Calabria e si propone al «confronto con le altre forze politiche nei tempi e nelle sedi appropriate» per «definire un programma di governo condiviso e per formare una forte coalizione che faccia uscire la Calabria dalla palude, attraverso la guida di un candidato presidente scelto e condiviso in Calabria».

Promotore dell’iniziativa il sindaco di Rende Sandro Principe che ha indetto per stamani a Rende un tavolo programmatico di forze moderate al quale hanno partecipato esponenti di Partito Socialista Italiano, Italia Viva, Azione, Partito repubblicano, +Europa, socialisti riformisti rendesi e della provincia di Cosenza, Mezzogiorno Federato e movimenti civici. Azione nella legislatura che va a finire, sosteneva la giunta Occhiuto.

Dopo un’analisi nazionale, i partecipanti sostengono, in un documento, che «il Re è nudo anche in Calabria dove, contrariamente ai proclami, intatte rimangono le preoccupazioni delle forze politiche e dei cittadini sulla mancata risoluzione delle questioni regionali in tema di sanità, di lavoro, di infrastrutture, di trasporti, di ambiente e di turismo».

«Questo stato di cose - proseguono - è confermato dalle dimissioni di Occhiuto, con motivazioni assolutamente contradditorie. Lo situazione nazionale e regionale evidenzia che nel deludente scenario politico c'è un vuoto, una volta riempito da culture storiche liberal-democratiche, socialiste-riformiste, di ispirazione risorgimentale, cattoliche-democratiche e radicali». Da qui, «per colmare questo grande vuoto», la riunione di Rende.

«Queste forze - è scritto nel documento - hanno avviato, essendo a buon punto, un percorso per costituire una federazione sorretta da un vero e proprio patto federativo: per intanto, si sono confrontate su come affrontare, con concretezza, le emergenze nel mondo della sanità, del lavoro, delle infrastrutture, dell’ambiente, dei trasporti e del turismo». Partendo da queste idee intendono confrontarsi con le altre forze politiche. L’area riformista punta, infine, a «valorizzare al massimo la figura e la funzione dei sindaci, la cui dignità va sempre difesa in quanto portatori di interessi vivi e reali».

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