Le acrobazie di Occhiuto e una coalizione da fortificare. La Calabria al voto per la terza volta in anticipo negli ultimi undici anni
Come un fulmine a ciel sereno. In un normale giovedì di piena estate (seppur le temperature di questi ultimi giorni stanno rinfrescando la Calabria dal Pollino allo Stretto), Roberto Occhiuto ha deciso ulteriormente di sparigliare le carte e giocare una partita tutta nuova. Accerchiato e un pò messo all'angolo dalla recente inchiesta giudiziaria che ha sollevato non pochi mal di pancia tra alcuni degli alleati (forse più a livello nazionale che locale), il capo dell'esecutivo ha scelto la strada delle elezioni anticipate. Era forse l'unico modo per non iniziare, subito dopo la calura agostana, un anno di logoramento e di campagna elettorale che lo avrebbero portato su strade tortuose in cui districarsi. Un anno, fino alla scadenza naturale del mandato (ottobre 2026) in cui Occhiuto avrebbe dovuto gestire da un lato la patata bollente di un'inchiesta che piaccia o meno ha un pò offuscato l'immagine del presidente della Giunta regionale, e dall'altro la possibilità di una serie di ostacoli da superare in primo luogo dentro la sua coalizione con la premier Meloni e Fratelli d'Italia pronti ad approfittare delle difficoltà del vicesegretario forzista e magari giocare la carta presidenziale con Fausto Orsomarso, o magari davvero con l'ex segretario della Cisl, Luigi Sbarra.
Il perimetro della coalizione
E allora Occhiuto, forte dei risultati raggiunti a livello elettorale nell'ultimo periodo (basti pensare all'elezione di Giusi Princi alle ultime europee) e anche di un consenso comunque innegabile, è andato dritto come un treno e ha deciso di rischiare la carta delle elezioni. Con lui, con ogni probabilità, ci saranno Fratelli d'Italia, Lega, Noi Moderati, l'Udc e ovviamente qualche lista civica. La forza elettorale del centrodestra sarà comunque da misurare davanti ai calabresi, senza dimenticare che nelle diverse elezioni amministrative degli ultimi anni (benchè tutte soggette a dinamiche locali in cui i partiti molto spesso hanno agito sulla base di scelte differenti) le forze di governo hanno sofferto lasciando il campo al centrosinistra praticamente in tutti i capoluoghi di provincia. Chiaramente, la scelta di Occhiuto creerà scompiglio e toccherà a lui, insieme ai big nazionali degli altri partiti, compattare tutti per affrontare una campagna elettorale praticamente alle porte.
La foto con il ministro Giuli e con Wanda Ferro: poi la convention di Forza Italia a Reggio
Il giorno dopo l’annuncio delle dimissioni attraverso un video diffuso attraverso i suoi canali social, il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, posta una foto con il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, e la sottosegretaria all’Interno, Wanda Ferro. Un attimo di apparente normalità che ritrae il governatore in un albergo di Catanzaro, nel quartiere Lido, insieme con il ministro, che ieri ha fatto tappa in città per visitare il cantiere del Duomo in ristrutturazione e il parco della Biodiversità, con un sopralluogo anche alla periferia del capoluogo calabrese, nel parco archeologico dell’antica Scolacium.
Elezioni anticipate: la terza volta in Calabria negli ultimi anni
La Calabria non è nuova ad elezioni regionali anticipate. Nel 2014 si andò a votare il 23 novembre a seguito delle dimissioni dell'allora presidente Giuseppe Scopelliti. La scadenza naturale era marzo 2015, ma dopo il passo indietro del politico reggino si anticipò di qualche mese e la competizione elettorale fu vinta dal centrosinistra guidato da Mario Oliverio. A succedere ad Oliverio fu Jole Santelli, eletta presidente alle elezioni regionali che si svolsero in pieno inverno il 26 gennaio 2020. Tuttavia, a seguito della prematura scomparsa della politica cosentina, i calabresi furono chiamati nuovamente al voto nell'autunno del 2021 (si votò il 3 e 4 ottobre) con l'elezione di Occhiuto che ebbe la meglio su Amalia Bruni e Luigi de Magistris.