Trasformare i vecchi carrozzoni in moderne auto da corsa, rottamando quelli che “zavorrano” soltanto la Regione. L’ultima tappa del percorso imboccato dal governatore Occhiuto nella gestione di società partecipate, entri strumentali e fondazioni è l’estinzione di Terina, per la quale è stato di recente nominato il commissario liquidatore Fabrizio D’Agostino. E se a settembre 2017 la Regione presentava partecipazioni dirette in 18 e indirette in 23 società, ad oggi la Regione detiene partecipazioni in 15 società di capitali di cui 5 in stato di fallimento (Aeroporto Sant’Anna spa, Comac srl, Consorzio Cies, Progetto Magna Graecia srl e Sogas spa), una in stato di liquidazione (Comac srl in liquidazione) e 9 (Banca Popolare Etica soc. coop. per azioni, Ferrovie della Calabria srl, Fincalabra spa, Sacal spa, Sorical spa, Stretto di Messina spa, Tech4you scrl e Terme Sibarite spa) in normale attività di cui una da alienare (Comalca scrl). Il dato è contenuto del Documento di economia e finanza della Regione Calabria (Defrc) per gli anni 2025-2027 trasmesso all’esame del Consiglio (oggi sarà discusso in commissione bilancio alla presenza dell’assessore Marcello Minenna e del dirigente generale del dipartimento Economia e Finanze, Filippo De Cello), che scatta una anche “fotografia” della galassia e delle prospettive del sottogoverno calabrese.
Il quadro generale e le prospettive
Le società partecipate per le quali si è disposto il mantenimento sono ritenute dalla Regione «strategiche» per «perseguire interessi di carattere generale». Per Fincalabra si punta alla riacquisizione dell’autorizzazione allo svolgimento delle attività di intermediazione finanziaria. Su Ferrovie della Calabria, che con il nuovo sistema di “governance” introdotto dall’istituzione dell’Autorità dei trasporti calabrese (Art-Cal) è diventata società in house della Regione, «il socio unico – chiarisce il Defr – sarà chiamato, nei prossimi anni, a garantire un continuo controllo e monitoraggio della società, imponendo all’organo amministrativo di continuare nell’azione intrapresa di risanamento e di riduzione dei costi di gestione e, al contempo, dovrà procedere alla revisione e riorganizzazione dell’intero sistema di trasporto su terra, al fine di ammodernare il settore e renderlo maggiormente competitivo, con l’impiego di risorse finanziarie afferenti alla programmazione unitaria». L’obiettivo è «realizzare un servizio di trasporto efficiente, sostenibile, più moderno e allineato agli standard delle altre regioni d’Italia». La sfida per Sorical è completare il subentro nella gestione del Servizio idrico integrato dei 404 Comuni calabresi, mentre Sacal è chiamata a “far volare” la Calabria: con un piano di investimenti da 258 milioni di euro si prevede che lo sviluppo infrastrutturale degli aeroporti di Lamezia, Reggio e Crotone consentirà «nel corso del prossimo decennio di arrivare al ragguardevole traguardo di ben 6,2 milioni di passeggeri nel 2033». L’incremento preventivato nei flussi avrebbe un impatto sul Pil regionale e sull’occupazione nel territorio, con una previsione di circa 3.500 posti di lavoro generati.