«L'inchiesta di Report andata in onda ieri sera sulle elezioni del 2022 nel collegio Cosenza 2 è inquietante e dirompente. La gravità delle anomalie che emergono conferma quanto il M5S ha denunciato a lungo, dentro e fuori dal Parlamento, ed è tale da obbligare le istituzioni repubblicane a prestare la massima attenzione, contrariamente a quanto è avvenuto in questi due anni, in cui il M5S si è battuto in assoluta solitudine. Eppure stiamo parlando non solo dell’assegnazione di uno dei 400 seggi della Camera, ma anche della difesa di uno dei pilastri della democrazia». Lo afferma il capogruppo M5S alla Camera Francesco Silvestri in una nota. «Lo svolgimento regolare e trasparente delle elezioni politiche. I sospetti di forzature sono spaventosi, come può avvenire tutto questo nell’indifferenza generale mentre tutte le forze politiche non perdono occasione per strapparsi le vesti di fronte al livello allarmante di astensionismo che si registra da anni? Chiediamo a tutti i gruppi parlamentari un sussulto di senso civico affinché si fermi questa azione che non solo scredita la Giunta delle Elezioni della Camera ma soprattutto apre una enorme ferita nella credibilità delle istituzioni repubblicane», conclude.
Baldino rincara la dose
Sulla questione elettorale si è esposta anche la vicepresidente del gruppo M5S alla Camera Vittoria Baldino.«L'inchiesta di Report sul caso Calabria ci ha dato finalmente voce dopo un anno che urliamo nella foresta contro uno scippo di democrazia a pieno titolo che si sta consumando proprio in quello che dovrebbe essere il tempio della democrazia. La Camera ha cambiato a posteriori le regole con cui si assegnavano i voti rendendo valide schede che secondo le regole con cui gli italiani hanno votato erano nulle, sovvertendo di fatto l’esito delle elezioni. Ma la cosa più inquietante è che molte schede bianche sono risultate misteriosamente votate; è da un anno che il M5S denuncia questo stato di cose nel silenzio generale della stampa e delle altre forze politiche, eppure qui si sta parlando di un furto di democrazia perpetrato con arroganza e strafottenza sia da chi materialmente lo sta compiendo sia da chi, con il silenzio, si rende complice. Si faccia quindi chiarezza su quanto accaduto nel collegio di Cosenza, sulle dichiarazioni sulle quali si fonda il ricorso di Gentile, che non trovano riscontro alcuno, e sul mistero schede bianche. Nelle more, riteniamo imprescindibile che i lavori della giunta si fermino per rispetto degli elettori, dello stesso Parlamento, dei principio democratico su cui si fonda la vita stessa delle assemblee elettive e del nostro ordinamento».
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