Sembrava una frenata, ma forse non lo è sull’altalena delle riforme in Consiglio regionale. Alle critiche dell’opposizione, il centrodestra ha risposto prima con una pausa di riflessione sulla previsione dell’incompatibilità tra la carica di assessore e quella di consigliere regionale (istituendo così la figura del “consigliere supplente”), poi con uno sprint sull’introduzione di un “tetto” (massimo due) agli assessori esterni nominabili in Giunta. Se sulla prima proposta di legge mercoledì la prima commissione consiliare (Affari generali) ha rinviato per la valutare l’ipotesi di un gruppo di lavoro «finalizzato ad una riforma complessiva», ha detto la presidente Luciana De Francesco (Fratelli d’Italia), ieri in quinta commissione (Riforme) è stato incardinato l’esame della proposta di legge statutaria per “taglio” degli assessori esterni, con l’apertura dei termini per la presentazione di emendamenti. Di fatto, il via libera della maggioranza potrebbe arrivare già nella prossima seduta.
Le perplessità dell’opposizione
Il dibattito è stato veloce ma vivace. Perplessità, sia di forma che di sostanza, sono state esplicitate da Franco Iacucci (Pd), precisando comunque che il suo intervento «ha carattere strettamente personale» e che il gruppo dem si riunirà nei prossimi giorni per assumere una posizione condivisa: «La commissione dovrebbe prevedere un fase di riforma istituzionale condivisa e pervenire alla modifica dello Statuto e della legge elettorale, immaginando un percorso virtuoso che vada oltre le appartenenze. Nel merito del provvedimento, serve un nuovo equilibrio, dando all'espressione popolare il giusto riconoscimento. Sono necessarie un’ampia, preliminare, discussione ed una condivisa scelta finale». Sulla «necessità di pervenire ad una modifica che tenga conto della volontà popolare e che legittimi le aspettative dei consiglieri che potrebbero anche ambire a ricoprire il ruolo di assessore» si è detto d’accordo Antonello Talerico (Forza Italia), mentre il presidente della commissione, Giuseppe Mattiani (Lega), ha auspicato che «si possa lavorare ed individuare percorsi condivisi per il bene di tutti».
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