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La Dc si rimette in gioco. Tassone e Ranieli a capo del progetto in Calabria

Assemblea partecipata a Lamezia Terme. Il movimento è guidato a livello nazionale dal siciliano Totò Cuffaro

«Rimettersi in gioco per le cose in cui si crede, per la passione per la politica che continua a essere una grande splendida avventura, con la consapevolezza di uno che riconosce di aver fatto tanti errori e di aver pagato un alto prezzo. Oggi serve tanto rigore morale e ognuno di noi deve dare un contributo per costruire una società migliore. Personalmente il mio contributo lo voglio riportare in politica; non ambisco a ruoli istituzionali». Sono le dichiarazioni di Totò Cuffaro, ex senatore e presidente della Regione Sicilia, che ieri pomeriggio ha presieduto a Lamezia un incontro sulla rinascita della Democrazia Cristiana di cui è segretario nazionale.

«La nuova Democrazia Cristiana in Sicilia ha 500 consiglieri comunali con una media anagrafica molto giovane: si tratta di una rigenerazione morale, politica, civile e generazionale- ha sottolineato Cuffaro -. Una nuova generazione che ci metta tutta la passione nel fare politica, coinvolgendo attivamente chi se n’è allontanato. Le istituzioni - ha sentenziato il segretario nazionale della Dc - sono la cosa più importante che abbiamo; tra queste c’è la giustizia in cui bisogna credere e che bisogna difendere. Nello specifico, l’esperienza viene da chi ha avuto graffiate le carni e quindi la voglia di credere nella giustizia è ancora più forte. La Dc è partito di idee e di valori che può essere punto di riferimento per tanti giovani del nostro Paese».

All’incontro di Lamezia ha partecipato anche Mario Tassone, politico di lungo corso esponente storico della vecchia Dc che fu il partito più forte d’Italia dal Secondo dopoguerra al 1992, quando fu letteralmente travolta dall’inchiesta “Mani pulite”.

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