«Il 9,7% raggiunto a livello nazionale da Forza Italia alle elezioni europee è un grandissimo risultato, inaspettato per alcuni, convinti fino a qualche mese fa che, dopo la scomparsa del presidente Berlusconi, il partito sarebbe inesorabilmente scivolato verso il baratro. Così non è stato, nonostante tanti commentatori nei primi mesi del nuovo anno scommettessero sulla difficoltà di superare addirittura il quorum del 4%». Così Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria e vice segretario nazionale di Forza Italia.
«Il 9,7%, invece - prosegue - è un traguardo straordinario. Sfioriamo il 10%, così come il segretario nazionale Antonio Tajani - a cui va il ringraziamento di tutta la nostra comunità politica - fin da settembre andava ripetendo come un mantra. È un successo dei militanti, dei simpatizzanti, del popolo di Forza Italia. E soprattutto è il successo dell’eredità di Silvio Berlusconi. Il nostro fondatore non c'è più ma a lui dedichiamo questo grande risultato, a lui saremo sempre grati per il lascito di idee e valori, frutto di una storia politica trentennale, ma anche per averci consegnato un popolo, quello di Forza Italia, che c'è, è vivo, è ben radicato e vuole partecipare attivamente alla vita politica del Paese».
«Una grande forza moderata e rassicurante - afferma Occhiuto - che rappresenta il vero centro del sistema politico italiano. Ciò è ampiamente dimostrato anche dalla sconfitta senza appello a queste elezioni di tutte le altre pseudo esperienze centriste. Abbiamo vinto anche grazie al gruppo dirigente di Forza Italia che nel momento più difficile della sua storia ha saputo anteporre davanti a tutto l’unità, il senso di responsabilità, e la voglia di remare nella stessa direzione per rafforzare e rendere coeso il partito». «Il voto nazionale, infine - conclude Occhiuto - premia senza dubbio l’esperienza del governo Meloni, un esecutivo ancora più forte, quello uscito da questa tornata elettorale, che andrà avanti senza alcun tentennamento e proseguirà a fare bene e ad agire nell’interesse del Paese».
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