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I partiti alla scelta finale: ecco i calabresi in lizza per Bruxelles

Partita complessa perché questa regione compete con Campania e Puglia

L’ultimo calabrese a riuscire nell’impresa dell’elezione diretta - se si esclude la pentastellata Laura Ferrara, napoletana di nascita ma cosentina d’adozione - fu nel 2009 Mario Pirillo nella lista del Pd. Da assessore regionale in carica all’Agricoltura e con l’aiuto (determinante) dell’allora governatore Agazio Loiero, capace di chiudere una serie di accordi politici con i rappresentanti di altre regioni, l’ex esponente di Udeur e Margherita riuscì ad arrivare nel Parlamento europeo. Da allora ogni tentativo portato avanti in casa dei dem è caduto nel vuoto.

D’altronde, a queste latitudini, le Europee sono un banco proibitivo: basti pensare che la Calabria ha 1,8 milioni di abitanti scarsi, la sola provincia di Napoli ne conta invece 3. Si capisce bene, dunque, la sproporzione demografica e l’impossibilità di competere con territori più popolosi come Campania o Puglia. Un “salvagente” potrebbe essere rappresentato dalla tripla preferenza che ogni elettore può esprimere, ma storicamente l’opzione è stata esercitata solo da una minima fetta di coloro che si sono recati alle urne. In ogni caso, il Pd parte da alcuni punti fermi rappresentati dalla giornalista Lucia Annunziata (capolista), dal sindaco di Bari, Antonio Decaro, e dall’uscente Pina Picierno. I calabresi saranno rappresentati da Jasmine Cristallo, vicina alle posizioni della segretaria Elly Schlein, e dall'ex consigliere Luigi Tassone.
Nel M5S l’uscente Ferrara è “out” perché reduce da un doppio mandato; il capolista sarà Pasquale Tridico, ex presidente Inps sponsorizzato direttamente dal leader Giuseppe Conte. Dietro di lui ci saranno personalità in grado di superare il secondo turno della selezione interna per le autocandidature.
L’alleanza Verdi-Sinistra punta imvece su Mimmo Lucano, ex sindaco di Riace e simbolo dell’accoglienza dei migranti. Attorno a lui potrebbe coagularsi il consenso di chi intende lanciare un segnale di radicale opposizione alle politiche seguite sul tema dal governo in carica. Al centro c’è grande fermento in Azione. Il partito di Calenda dovrebbe schierare il segretario regionale Francesco De Nisi e una donna (si parla di un profilo con un lungo passato nelle fila del Pd), mentre con gli Stati uniti d’Europa sarà in campo Vincenzo Speziali.
Capitolo centrodestra. La discesa in campo di Antonio Tajani libera da ogni impegno supplementare Gianluca Gallo, attuale assessore regionale forzista all’Agricoltura. Nella lista degli azzurri guidati in Calabria dal governatore Roberto Occhiuto e dal coordinatore Francesco Cannizzaro dovrebbe trovare spazio Rosaria Succurro, presidente della Provincia di Cosenza. Ancora in bilico la posizione di Giusy Princi, vicepresidente della Giunta calabrese, non pienamente convinta di cimentarsi in un’avventura del genere. Con Forza Italia, in quota Moderati di Lupi, correrà l’ex sottosegretario Pino Galati.
Quanto a Fratelli d’Italia, in attesa della decisione della premier Giorgia Meloni, i calabresi in campo saranno l’uscente Denis Nesci e l’attuale consigliera regionale Luciana De Francesco. Forte dei consensi, FdI punta a portare almeno un esponente di questa regione a Bruxelles. Non sarà semplice ma la missione non appare impossibile. Nella Lega giochi sostanzialmente chiusi con la deputata Simona Loizzo e l’ex consigliere regionale Frank Mario Santacroce in lizza. A loro, con l’obiettivo di massimizzare i consensi, potrebbe aggiungersi il consigliere regionale Giuseppe Mattiani.
Restano infine ancora da definire i contorni dei movimenti capitanati da Michele Santoro, da Luigi de Magistris e da Cateno De Luca.

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