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“Spenderemo tutte le risorse Ue”, la Regione Calabria ora ostenta sicurezza

La risposta ufficiale della Cittadella all’interrogazione di Tavernise (M5S). La spesa certificata del Por 2014-2020 è pari all’88 per cento del totale. Dubbi sulla qualità dei finanziamenti sull’uso di progetti retrospettivi

Spesa certificata che passa da 1.524 miliardi di euro circa (al 30 giugno 2023) a 1.730 miliardi (pari al 77,8 per cento del totale) ed una previsione: «Esiste un ampio margine di sicurezza ai fini del conseguimento del target comunitario».
La Regione assicura che nemmeno un euro del Por Calabria 2014-2020 (che vale oltre 2,2 miliardi) sarà restituito a Bruxelles. Nella risposta all’interrogazione presentata dal capogruppo dei 5 Stelle in Consiglio regionale, Davide Tavernise, il dipartimento della Programmazione comunitaria mette in fila cifre e percentuali. In termini di distribuzione della spesa per anno le spese incluse nelle domande di pagamento presentate nel corso dell'anno 2023, rappresentano il 21 per cento della spesa totale certificata.
Le previsioni di spesa Sulla base delle previsioni recentemente trasmesse dai Dipartimenti regionali coinvolti nel processo di gestione del Programma, entro la data ultima prevista per la trasmissione della domanda di pagamento finale (al momento fissata al 31 luglio 2024), al netto delle nuove spese che risultano già censite sul piattaforma Siurp, saranno avviati controlli su ulteriori spese pari a poco più di 554 milioni di euro. «In ogni caso - assicurano dal dipartimento Programmazione comunitaria della Cittadella -, il processo di formazione della spesa sarà attentamente monitorato, anche attraverso la programmazione di specifici incontri con i settori regionali titolari delle procedure maggiormente significative in termini di spesa attesa».
Il target comunitario Su tale versante l’unico punto di attenzione è costituito dalla cosiddetta regola del disimpegno automatico (n+3), per effetto della quale le risorse impegnate nell'anno devono essere spese entro il 31 dicembre del terzo anno successivo all'impegno. Pertanto, al 31 dicembre 2023 si sono dovute spendere tutte le risorse impegnate nel 2020.

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