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Calabria, presentato il "libro bianco" del Pd. Irto: "Le condizioni di vita dei calabresi sono purtroppo peggiorate"

Iacucci, Muraca, Irto, Bevacqua, Bruni, Mammoliti e Alecci

«Oggi, probabilmente, stiamo vivendo il momento più buio e più basso della storia della nostra terra con un'emergenza continua. Penso proprio che si possa dire con uno stato di emergenza nazionale. E su questo, un gruppo dirigente, un grande partito, un gruppo consiliare, è giusto che si ponga la questione e la affronti con i calabresi e racconti due anni di lavoro di opposizione, ma anche il racconto di una prospettiva diversa per una Calabria migliore e più positiva». Così il senatore e segretario del Pd regionale, Nicola Irto parlando con i giornalisti nel corso della presentazione del "Libro Bianco" elaborato dal gruppo del Pd in Consiglio regionale, sui due anni di governo del centrodestra. Oltre a Irto, presenti anche il capogruppo Mimmo Bevacqua, i consiglieri regionali Ernesto Alecci, Amalia Bruni, Franco Iacucci, Raffaele Mammoliti e Giovanni Muraca. Una conferenza che è servita anche ad annunciare una mobilitazione del Pd sotto la Cittadella dopo la conferenza di programma e prima delle elezioni europee, per "rivendicare un Piano del lavoro, delle politiche sociali e dello sviluppo sostenibile e contro l'autonomia differenziata".

"E' il racconto - ha aggiunto Irto - che il gruppo regionale ha voluto fare di due anni di opposizione, di lavoro intenso ma anche due anni di opportunità perse per la Calabria, in cui purtroppo la vita, la storia e le condizioni generali di questa regione non sono migliorate ma semmai sono peggiorate. Due anni che danno anche la prospettiva di una proposta che il gruppo dirigente del Pd ha voluto mettere in campo con diverse iniziative legislative, tenendo la barra diritta sull'opposizione e creando davvero un'alternativa al centrodestra che non governa la Regione da quasi quattro anni, due del governo Occhiuto e due prima di altri governi sempre di centrodestra e in cui le condizioni di vita dei calabresi sono purtroppo peggiorate. Penso innanzitutto al tema della sanità". Un Libro Bianco che è anche un work in progress che, ha detto Irto, "rappresenta un lavoro che l'opposizione fa. Ma chi dovrebbe mettere in campo innanzitutto le iniziative per migliorare le condizioni di questa terra è il centrodestra al governo. Noi più volte abbiamo detto, si venga in Consiglio regionale per esempio per portare la riforma della sanità, ma niente di tutto questo. Abbiamo chiesto - ha proseguito Irto - una mano, diciamo così, per le grandi questioni aperte e invece c'è stato risposto sempre no. Ecco, non c'è un centrodestra che vuole risolvere i problemi. Vuole fare grande comunicazione politica però purtroppo la comunicazione si scontra con la realtà. E la realtà ci dice che i numeri Svimez raccontano di un Sud che si impoverisce, sempre più giovani che vanno fuori; una sanità al collasso. Le infrastrutture con la 106 che continua ad essere la strada della morte, non c'è una visione sul turismo, si pensi che i bandi sull'artigianato, gli ultimi, sono andati tutti deserti. C'è un impoverimento, non c'è un governo della Regione. Purtroppo oggi la speranza ai calabresi non viene raccontata da questo centrodestra, serve un lavoro come stiamo facendo noi, raccontando una Calabria diversa e soprattutto costruire davvero e concretamente un'alternativa a questo centrodestra".

"Chi legge le cose della politica in questa terra - ha aggiunto Irto rispondendo alle domande sul futuro del centrosinistra - ricorda che in ogni legislatura regionale c'è sempre la narrazione di un'opposizione più o meno incisiva. Guarda caso coincide sempre con il limite della metà della legislatura, dopo la narrazione cambia. Cambia per i rapporti di forza dentro le maggioranze che ogni volta ci sono state e il rapporto con l'opposizione. Mi dicono ogni volta c'è questa narrazione sull'opposizione che penso cambierà, perché cambieranno anche i rapporti di forza nella maggioranza, nella dialettica interna alla maggioranza col giro di boa di metà legislatura. Detto questo, il libro bianco serve semmai per raccontare una storia diversa, una contro-narrazione, cioè degli atti prodotti, del sindacato ispettivo, delle proposte di legge, di iniziative forti anche insieme agli amministratori locali per raccontare un'opposizione diversa. Poi, è del tutto evidente che un campo più largo, un'alleanza più larga, si costruirà assieme partendo dalle sfide amministrative che abbiamo davanti ma anche e soprattutto dopo il giro di boa di una costruzione vera, di un'alternativa vera alla Regione".

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