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L’analisi di Bevacqua, capogruppo del Pd: «La Calabria raccontata da Occhiuto è lontana dalla realtà quotidiana»

Le critiche al centrodestra: «La legge su Azienda Zero portata già 6 volte in Aula»

Domenico Bevacqua

Mimmo Bevacqua, capogruppo del Pd a Palazzo Campanella, non è per nulla convinto del bilancio dei primi due anni di attività alla guida della Regione tracciato da Roberto Occhiuto. «Non mi sorprendono - afferma - e non provocano meraviglia. Se non per la continua assenza di modestia e di sano realismo. Fin dal suo insediamento siamo costantemente a confrontarci con una doppia narrazione. La Calabria che racconta Occhiuto, e la Calabria vera. Bisognerebbe chiedere ai calabresi se in questi 2 anni hanno colto un solo segnale di miglioramento della loro vita quotidiana...».
Non crede di essere troppo severo?
«Guardi, il tema è non tanto e non solo fare le riforme. Ma quali riforme fare, come farle e a cosa portano queste riforme. Se ci limitiamo agli slogan e alla propaganda Occhiuto le ha fatte le riforme, anche coraggiose. Ma nella sostanza abbiamo l'impressione che le cose non miglioreranno per i calabresi in termini di servizi e che forse a beneficiarne davvero potrebbe essere qualche filiera nazionale a cui spesso il presidente Occhiuto ha attinto per alcune nomine e anche per avere supporto e aiuto in Parlamento».
Quindi bocciatura sia nel metodo che nel merito?
«In politica il metodo non è un dettaglio. C’è la sensazione di vivere un generale commissariamento. Basti pensare che il Consiglio regionale è stato costretto a correggere ben 59 provvedimenti legislativi, gran parte dei quali, frutto di proposte della giunta. Cito per tutte Azienza Zero modificata in Aula per ben 6 volte».

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