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Calabria, il risiko dei seggi a Montecitorio: con le nuove regole è tutto in bilico

I criteri del riconteggio potrebbero cambiare nella Giunta per le elezioni. Gentile (FI), Bruno Bossio (Pd) e Galati (NM) in lizza per un ritorno. A fare posto alla dem potrebbe essere l’attuale ministra Roccella (FdI)

Un emendamento presentato da Forza Italia nella Giunta delle elezioni alla Camera potrebbe riscrivere la geografia a Montecitorio. La proposta forzista punta a fissare nuovi criteri per il calcolo delle schede nulle e mette così a rischio la “cadrega” di circa 20 eletti.
Tutti i potenziali interessati al turnover se le nuove linee guida proposte dovesse ricevere il via libera sono citati in un report messo a punto dal Movimento 5 Stelle. Qualora passasse la linea interpretativa di considerare valide le schede che presentano due o più segni a favore di liste della medesima coalizione, ad aumentare sarebbero solo i voti delle coalizioni di centrodestra e di centrosinistra, mentre nessun effetto diretto si registrerebbe sulle altre liste che si sono presentate da sole. M5S accusa la maggioranza, dopo il “no” alla richiesta di audizione di alcuni esperti in Giunta, di voler in questo modo sovvertire l’esito del voto e ha chiesto una serie di audizioni per chiarire meglio la vicenda.

Il "caso" calabresi

L’esempio più eclatante è quello che riguarda il collegio uninominale di Cosenza dove tra i due candidati più votati si è registrata una differenza di appena 482 preferenze. Se con la ricognizione delle schede nulle (6.1017 quelle conteggiate) l’esito venisse ribaltato, il seggio andrebbe a Andrea Gentile (FI) erede della dinastia rimasta sulla cresta dell’onda per diversi lustri. La pentastellata Anna Laura Orrico, uscita vincitrice della competizione dello scorso autunno, recupererebbe il seggio nel collegio plurinominale Calabria-P01, mentre Elisa Scutellà, che, per mancanza di altri candidati eleggibili nella circoscrizione, aveva conquistato il seggio come perdente del collegio uninominale con il miglior risultato nella circoscrizione Calabria per il M5S, dovrebbe lasciare il Parlamento.

Riconteggi nel proporzionale

Nel plurinominale, tra il Pollino allo Stretto, sono state conteggiati 720.332 voti validi e 22.414 schede nulle. Con il recupero di 1.929 voti, il centrosinistra otterrebbe un altro seggio (Enza Bruno Bossio del Pd) a scapito del centrodestra dove perderebbe il seggio l’attuale ministra Eugenia Roccella di Fratelli d’Italia. All’interno delle coalizioni non ci sarebbero ulteriori variazioni in quanto per il centrodestra il seggio perso in Calabria da FdI è compensato da quello conquistato in Piemonte1 e viceversa per quanto attiene al Pd nella coalizione di centrosinistra. Altra eventualità: potrebbe essere il M5S a perdere il seggio. Per questo scenario è necessario un recupero di 4.032 voti della coalizione di centrodestra e di 4.410 voti della coalizione di centrosinistra. Il seggio sarebbe ancora una volta appannaggio di Bruno Bossio, una delle grandi esclusi dell’ultima tornata.

Speranze emiliane per Galati

Non solo Gentile e Bruno Bossio, un altro cognome calabrese simbolo di Prima e Seconda Repubblica potrebbe essere protagonista del risiko che va profilandosi. Pino Galati, ex sottosegretario e più volte parlamentare, fresco di elezione alla vicepresidenza di Noi con l’Italia (il piccolo partito guidato da Maurizio Lupi), spera infatti di tornare in auge grazie alle nuove regole. Nel collegio di Carpi, in Emilia, dove è stato paracadutato, le schede nulle sono state 6.221. La differenza tra lo stesso ex deputato e il suo principale competitor è stata di 1.968 voti. Qualora dal riconteggio delle schede nulle l’esito dovesse essere ribaltato, il seggio andrebbe appunto a Galati mentre Andrea De Maria (Pd) sarebbe invitato a lasciare il Parlamento.

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