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Calabria, Consiglio sulla città unica: una legge tra le tensioni

Un nido d’api si agita nel centrodestra. Un’imprevedibile insidia che rischia di generare meccanismi traumatici. La legge omnibus passa così com’è, senza l’auspicato stralcio della norma che modifica le fusioni dei comuni. E sulla carta accorcia le distanze tra Cosenza, Rende e Castrolibero. La maggioranza tiene, non sbanda, dopo l’impegno a rivedere l’architettura della legge sulle fusioni (ribattezzata “Legge-Caputo”) approvata. Tra una settimana o poco più, ci sarà l’opportunità di approfondire alcuni dei temi della norma apparsi poco chiari. La conferma è arrivata in serata attraverso una nota diffusa dal capogruppo di Fratelli d’Italia, Peppe Neri.

L’ombra delle incomprensioni era apparsa all’improvviso sotto forma di un post sui social del senatore Fausto Orsomarso. Una dichiarazione che era diventata miccia a combustione lenta pronta a detonare nel centrodestra. Il parlamentare aveva invitato «a stralciare la norma, per come richiesto anche da Anci Calabria, per rafforzarla nel confronto con i sindaci di tante piccole comunità, valutando con attenzione anche i nuovi testi di legge che stanno scrivendo in Parlamento».

Prima del voto tutti i rappresentanti dell’opposizione hanno lasciato l’aula in segno di protesta. Del resto il dissenso per una legge considerata poco rispettosa nei confronti delle autonomie locali era emersa chiaramente negli ultimi giorni con dichiarazioni orientate.

Il minuto di silenzio

«Esprimo la solidarietà del Consiglio regionale della Calabria alle comunità dell’Emilia Romagna e delle Marche in sofferenza per i danni causati dalla drammatica alluvione. E, anche a nome della Calabria che noi rappresentiamo, rivolgo le più sincere condoglianze alle famiglie delle 14 persone che hanno perso la vita». Lo ha detto il presidente dell’assemblea Filippo Mancuso durante la seduta del Consiglio regionale in corso a Reggio Calabria invitando «ad osservare per i morti di eventi climatici cosi disastrosi e per l'avvocato Giovanni Pellicanò, tragicamente coinvolto nel crollo di un albero a Reggio Calabria per la furia del maltempo, un minuto di silenzio».

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