La gestione della sanità calabrese nel 2022 ha fatto registrare un sostanziale equilibrio economico. È la novità più rilevante emersa ieri a Roma, durante la prima riunione del nuovo anno del Tavolo Adduce, chiamato a vigilare sulla corretta attuazione del Piano di rientro in Calabria. Il confronto è andato avanti per diverse ore - con il presidente-commissario Roberto Occhiuto presente solo nella prima parte - facendo segnare un punto di svolta rispetto al recente passato: la discussione con i tecnici dei Ministeri di Economia e Salute non sarebbe stata contrassegnata da toni burrascosi. Un clima (quasi) “normale”, probabilmente favorito dal cambio di governo e quindi di indirizzo politico del Tavolo, considerata l’azione in Parlamento di una maggioranza sostanzialmente in linea con il colore della Giunta regionale. I conti in ordine produrranno subito un’immediata conseguenza: non è previsto nessun aumento delle addizionali Irpef e Irap in Calabria a differenza di quanto avvenuto negli anni scorsi. La differenza tra costi e ricavi, secondo le prime stime, avrebbe prodotto un saldo positivo fissato tra 8 e 15 milioni. Altri 111 milioni sono quelli che arriveranno dalla cosiddetta fiscalità. Denaro che potrà, adesso, essere reinvestito per migliorare la qualità dei servizi. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria