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Calabria, sanità in equilibrio economico. Irpef e Irap non aumenteranno

I dati presentati ieri a Roma dalla struttura commissariale al Tavolo Adduce

Iole Fantozzi, Ernesto Esposito, Roberto Occhiuto e Giuseppe Profiti

La gestione della sanità calabrese nel 2022 ha fatto registrare un sostanziale equilibrio economico. È la novità più rilevante emersa ieri a Roma, durante la prima riunione del nuovo anno del Tavolo Adduce, chiamato a vigilare sulla corretta attuazione del Piano di rientro in Calabria. Il confronto è andato avanti per diverse ore - con il presidente-commissario Roberto Occhiuto presente solo nella prima parte - facendo segnare un punto di svolta rispetto al recente passato: la discussione con i tecnici dei Ministeri di Economia e Salute non sarebbe stata contrassegnata da toni burrascosi. Un clima (quasi) “normale”, probabilmente favorito dal cambio di governo e quindi di indirizzo politico del Tavolo, considerata l’azione in Parlamento di una maggioranza sostanzialmente in linea con il colore della Giunta regionale.
I conti in ordine produrranno subito un’immediata conseguenza: non è previsto nessun aumento delle addizionali Irpef e Irap in Calabria a differenza di quanto avvenuto negli anni scorsi. La differenza tra costi e ricavi, secondo le prime stime, avrebbe prodotto un saldo positivo fissato tra 8 e 15 milioni. Altri 111 milioni sono quelli che arriveranno dalla cosiddetta fiscalità. Denaro che potrà, adesso, essere reinvestito per migliorare la qualità dei servizi.

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