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Calabria, un anno di Occhiuto: “La sanità madre di ogni battaglia”

Il presidente della Regione a tutto campo a un anno dall’insediamento: «Stiamo costruendo riforme importanti»

Roberto Occhiuto circondato dagli assessori regionali

Dodici mesi rappresentano un lasso di tempo sufficiente per tracciare un bilancio. Roberto Occhiuto è alla guida di una Giunta regionale di centrodestra che finora è riuscita a guidare la Calabria senza grandi opposizioni e grazie a buone relazioni con il governo centrale e con il mondo dei corpi intermedi.

La sanità è la madre di tutte le battaglie. I suoi predecessori - Loiero, Scopelliti e Oliverio - sostanzialmente hanno esaurito la loro spinta propulsiva per non essere riusciti a incidere in maniera significativa. È consapevole di tale rischio?

«Certo, e per questo un anno fa, appena eletto, ho chiesto al governo di essere nominato commissario: voglio provarci personalmente. Ho ereditato una sanità in serie D, l’obiettivo è di portarla in serie A, ma sono consapevole che ci vorrà qualche stagione».

Cambieranno a breve i commissari di Asp e Ao?

«Sono scelte che farò nelle prossime settimane. Non serve cambiare per cambiare, o si trovano alternative migliori o si aspetta prima di trovarle. Chi ha lavorato bene ed ha ottenuto risultati farà ancora parte della squadra».

I conti migliorano, ma non la qualità dei servizi. I Pronto soccorso annaspano, i medici mancano. La situazione è al collasso eppure lei è alla guida del settore già da un anno.

«Un anno, dopo decenni di disastri, non può essere sufficiente: non ho la bacchetta magica. In questi primi dodici mesi abbiamo gettato le basi per il cambiamento. Cariati, Trebisacce e Praia a Mara sono nuovamente nella rete ospedaliera. Abbiamo impresso un’accelerazione decisiva alla costruzione degli ospedali di Vibo Valentia e della Sibaritide, e stiamo risolvendo i problemi per l’ospedale di Palmi. Con il CIS Salute del Pnrr avremo 350 milioni per ospedali di comunità e case della comunità. Abbiamo scritto la “manovra d’autunno” che ci permetterà di assumere 3.600 operatori sanitari. Ci sono 826,2 milioni di fondi Inail e 320 milioni di fondi statali per i presidi e gli ospedali, tra i quali Locri, Melito Porto Salvo, Castrovillari, Cetraro e Paola. Abbiamo avviato la riorganizzazione del 118: avremo anche noi una centrale unica dell’emergenza/urgenza. E con il 2023 partirà Azienda Zero, l’organo di governo regionale della sanità. Sarò il primo commissario ad aver fatto la ricognizione del debito. Le persone che ho incaricato mi hanno assicurato che entro fine dicembre avremo una quantificazione di massima».

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