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Calabria, il ciclo idrico in mano a Sorical: la società lo gestirà per 30 anni

L’annuncio del presidente della Regione dopo l’approvazione della legge

La sede della Sorical a Catanzaro

L’affidamento è arrivato in extremis, ma non è certo una misura provvisoria: l’Autorità rifiuti e risorse idriche della Calabria (Arrical) ha assegnato a Sorical tutte le fasi del ciclo dell’acqua per trent’anni. L’annuncio lo ha dato il presidente della Regione Roberto Occhiuto spiegando che la società divenuta interamente pubblica di recente «acquisirà il controllo della distribuzione dell’acqua, della depurazione, e della parte relativa alla riscossione».
Finora Sorical si è infatti occupata della grande adduzione in virtù di una convenzione trentennale la cui scadenza sarebbe arrivata nel 2033. Ora a questo segmento - che comprende la potabilizzazione e la fornitura all’ingrosso ai Comuni - si aggiungerà la fornitura al dettaglio e la riscossione delle bollette in virtù della nuova convenzione che fissa la durata dell'affidamento «in anni 30 decorrenti dal verbale di consegna degli impianti». È quanto prevede il documento firmato dal commissario straordinario dell’Arrical Bruno Gualtieri e dall’amministratore unico della Sorical Cataldo Calabretta. Essendo il capitale della società passato interamente in mano alla Regione – all’esito di un accordo con i privati di Veolia definito «delicato» dallo stesso Occhiuto – si tratta di un affidamento in house providing e, per rispettare la normativa nazionale sull’idrico, alla convenzione è stata allegata la deliberazione dell’ex Autorità idrica calabrese (l’Aic ora soppressa e assorbita proprio dall’Arrical) che a novembre del 2020 aveva indicato questa forma di gestione.

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