
Nel Pd tira un’aria pesante dopo la riassegnazione dei seggi che ha escluso la calabrese Enza Bruno Bossio. «Diversamente da quanto pubblicato lunedì sera sul sito del ministero dell’Interno - scrive la stessa deputata in un messaggio sui social - , i nuovi conteggi assegnano solo un seggio al Pd calabrese escludendo me che ero numero due della lista. Certamente esiste il problema di una legge elettorale pessima e farraginosa.
L’abbiamo detto in campagna elettorale e sarebbe stato il mio primo impegno legislativo la proposta di modifica. Ma la leggerezza con la quale il Viminale ha affrontato questa volta la questione è veramente da paese del terzo mondo, confermando ancora una volta che questo ministero è un porto delle nebbie. In ogni caso i dati di lunedì come quelli di ieri non sono definitivi, il passaggio ufficiale è quello delle Corti d’Appello e della Corte di Cassazione».
Un dato appare evidente: le elezioni politiche avranno un’appendice giudiziaria. Sarebbero già tre gli “esclusi” - oltre a Bruno Bossio anche i forzisti Andrea Gentile e Fulvia Caligiuri - pronti ad adire le vie legali per chiedere un riconteggio dei voti e una verifica dei verbali elettorali.
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