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Calabria, il piano sul Por 2014-20: apertura di credito da Bruxelles

La Commissione europea condivide le azioni annunciate dalla Cittadella

Non è una bocciatura, ma non è nemmeno una promozione tout court. Quella concessa dalla Commissione europea alla Regione sulla gestione dei fondi, semmai, è una fiducia a tempo. Il rischio di non riuscire spendere per tempo (la scadenza è fissata al 31 dicembre 2023) le risorse del Programma operativo (Por) 2014-2020 non è stato ancora scongiurato, eppure ai piani alti delle istituzioni Ue confidano nel piano d’azione discusso dalla Cittadella calabrese con la Commissione di Bruxelles e le autorità nazionali. Tutto ciò si evince dalla risposta ufficiale fornita da Elisa Ferreira, esponente del governo comunitario, a un’interrogazione presentata dalla parlamentare europea calabrese, Laura Ferrara (M5S), che chiedeva conto della discrasia tra dotazione complessiva del Por (2,2 miliardi) e spesa realmente certificata (1,2 miliardi). «Nonostante la riduzione della dotazione del Programma - scriveva qualche settimana fa Ferrara - e nonostante la grande flessibilità concessa nella rimodulazione dei fondi europei volti a fronteggiare l'emergenza Covid-19, oltre 1 miliardo di euro resterebbe ancora da certificare alla Commissione europea. Nello specifico - faceva notare ancora l’esponente pentastellata, particolari criticità si riscontrerebbero nella spesa del Fse inerente gli Assi prioritari 9 e 10».
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