Calabria, aiuti alle imprese: i fondi non bastano. E il Pd sfida Occhiuto

Quasi 1600 domande, delle quali 457 cui decretate ammissibili e finanziabili. Parla di risultato «estremamente positivo» la Regione in relazione all’avviso pubblico “Promozione dell’occupazione sostenibile e di qualità - Por Calabria Fesr Fse 2014-2020”, rivolto alle imprese calabresi per la concessione di aiuti sotto forma di contributo in conto capitale. Un risultato «talmente positivo» da spingere la vicepresidente Giusi Princi, titolare delle deleghe al Lavoro ed alla Formazione, ad annunciare lo studio di una seconda tranche di stanziamenti. Sul piatto c’erano 35 milioni di euro destinati alle aziende ed ai relativi lavoratori in difficoltà. È una duplice concessione: aiuti sotto forma di contributo in conto capitale (a fondo perduto) per riqualificazione e formazione del personale dell’impresa e aiuti sui costi salariali lordi del personale.
Sul tema è immediato il rilancio dell’opposizione, che garantisce pieno appoggio ma lancia precise frecciate. Scrive in una nota il gruppo del Pd in Consiglio regionale: «Siamo pronti, ove fosse necessario, a votare favorevolmente ad una modifica legislativa che renda possibile reperire ulteriori risorse economiche. Avevamo già espresso la nostra preoccupazione in ordine all’esiguità dei finanziamenti messi a disposizione – sottolineano Mimmo Bevacqua, Ernesto Alecci, Franco Iacucci, Nicola Irto e Raffaele Mammoliti – al momento dell’approvazione della programmazione di spesa. L’incremento della dote finanziaria per allargare la platea crediamo sia un atto dovuto per venire incontro a tutti gli imprenditori calabresi messi in ginocchio dalla crisi economica innescata dalla pandemia e che hanno diritto a ripartire».