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Film Commission Calabria, gruppo Pd: una fiction per occupazione di potere?

Domenico Bevacqua

"Avevamo già denunciato, ai tempi degli esecutivi a guida Santelli prima e Spirlì poi, la scarsa trasparenza e la poca utilità per lo sviluppo regionale nella gestione gravitante intorno alla Fondazione Film Commission. Oggi, dobbiamo registrare una preoccupante continuità ad opera della Giunta Occhiuto. Non bastava, infatti, la nomina a presidente dello stilista Anton Giulio Grande, sicuramente competente nel suo campo ma del quale non è dato conoscere eventuali esperienze accertate nel settore cinematografico; ora abbiamo pure il doppio incarico (di dubbia legittimità) a Luciano Vigna che, da capo di Gabinetto del Presidente Occhiuto, si ritrova anche direttore della Fondazione. Appaiono evidenti un’occupazione “politica” e complicità burocratiche che con le produzioni cinematografiche in Calabria hanno davvero poco a che fare e rappresentano segnali poco rassicuranti”. È quanto dichiarano in una nota congiunta il capogruppo PD Mimmo Bevacqua e i colleghi Alecci, Iacucci, Irto e Mammoliti. “Premesso che – prosegue la nota –attendiamo ancora lumi in merito alle diecine di milioni di euro stanziati per i fantomatici Studios hollywoodiani di Lamezia, l’unica cosa che sembra chiara è l’ostinazione nel dilapidare risorse con l’unico obiettivo di rispondere a interessi amicali e di vicinanza di partito”. “Le perplessità espresse dagli addetti del settore – conclude la nota – non fanno che rafforzare i dubbi sull’operato di una Giunta che si muove in forza di logiche di potere, lontane anni luce dalla concreta volontà di attivare percorsi utili allo sviluppo e al rafforzamento dell’imprenditoria calabrese”.

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