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Legge sugli usi civici, il governo impugna la norma calabrese

Bocciata l’ennesima proroga

Il Consiglio dei ministri ha impugnato davanti alla Corte costituzionale l’articolo 1 della legge regionale 41/2021, al fine di ottenerne la dichiarazione di incostituzionalità. Con tale norma il Consiglio regionale aveva disposto l'ennesima proroga dell'articolo 27 della legge calabrese su gli usi civici risalente al 2007 e che istituiva una procedura semplificata per la liquidazione degli usi civici la cui scadenza era stata fissata a 180 giorni dalla entrata in vigore della legge e che sistematicamente, ogni anno, per ben 14 anni, il Consiglio regionale ha prorogato con apposite norme che fino ad ora non erano state impugnate dai precedenti governi.
L’esecutivo guidato dal premier Mario Draghi, adesso, ha sancito lo stop alla ulteriore proroga contestando che così facendo una norma nata come transitoria è divenuta sostanzialmente definitiva. L’esecutivo di Palazzo Chigi è andato oltre, contestando che la norma è anche illegittima perché travalica le competenze regionali invadendo quelle dello Stato definite in particolare dal Codice dei beni culturali e del paesaggio ed è in netto contrasto con la legislazione recente che tende a conservare gli usi civici in quanto salvaguardano l'ambiente e il paesaggio e sono indisponibili e inalienabili.

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