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Sanità, Misiti: i burocrati rallentano tutto quello che serve alla Calabria

Massimo Misiti

"Ci sono ben 12 regioni in Italia che non hanno ancora presentato il piano di recupero degli interventi chirurgici che erano stati procrastinati a causa della pandemia. Tra queste, strano a dirsi..., c’è anche la Calabria. Eppure il Presidente della Regione, Roberto Occhiuto, nominato commissario regionale della sanità calabrese aveva garantito un netto cambio di passo, ma per quanto lui ci provi, ci sono i soliti burocrati noti che nelle segrete stanze rallentano tutto quello che serve affinché la Calabria ed i calabresi tutti possano godere di una buona sanità. Tant’è che oggi ben poco è stato fatto per consentire a tutti quei calabresi che sono in lista d’attesa di poter esercitare il proprio diritto alla salute e alle cure necessarie". Lo ha sostenuto, in una nota,  il deputato del Movimento Cinque Stelle, Massimo Misiti

"Era stato proprio il sottosegretario Pierpaolo Sileri a presentare un documento in tal senso e, con l’appoggio del Ministro Speranza, avevano invitato le Regioni ad intervenire a seguito dell’appello delle Associazioni di categoria medica che lamentavano un ritardo enorme sul numero di interventi rimandati e non ancora recuperati. Ecco dunque pronto - ha proseguito Misiti - un ulteriore stanziamento di fondi mirato a colmare questo gap eppure poco o nulla si è fatto. In tutta Italia si registra una media di oltre il 30% di interventi procrastinati non ancora effettuati ma se si redigesse il piano di recupero entro l’estate potrebbero essere tutti smaltiti. Il Ministero della Salute ha previsto fondi per l’acquisto di attrezzature aggiuntive, assunzione di medici, chirurghi e personale infermieristico da utilizzare in tal senso e consentire finalmente di snellire quelle liste d’attesa che continuano inevitabilmente ad allungarsi mentre i pazienti, a causa delle patologie, rischiano aggravamenti irrecuperabili. Viene da chiedersi perché le Regioni non abbiano adempiuto a tale importantissimo impegno che, già più volte, ha visto prorogata la data di scadenza di presentazione del documento. Il coronavirus ha di certo fagocitato tutto - ha concluso Misiti - ma è evidente che se solo ci fosse competenza, e buona volontà, gli italiani in attesa da mesi, e alcuni da anni, si potrebbero curare prima e meglio, perché lo ribadisco non si muore di solo covid!".

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