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Rincaro bollette energia elettrica: giovedì i Comuni calabresi spengono le luci

Marcello Manna, presidente Anci Calabria, ha scritto una lettera ai parlamentari e ha annunciato che anche i comuni calabresi parteciperanno all'iniziativa simbolica contro gli aumenti

"Egregi Onorevoli Deputati e Senatori, ci rivolgiamo a Voi, sicuri di trovare interlocutori solerti, per sottoporre ed evidenziare la gravità venutasi a creare nei comuni calabresi – già fortemente sottoposti a crisi finanziaria pressoché strutturale – a causa dei marcati rincari, dell’energia elettrica in particolare, i cui effetti già in fase previsionale rendono difficoltosa la quadratura dei bilanci di previsione in corso di elaborazione". E' quanto scritto in una lettera da Marcello Manna, Presidente Anci Calabria

"Tale problematica - prosegue Manna - è stata oggetto di discussione in sede di Direttivo ANCI a Roma, alla cui riunione abbiamo partecipato e al termine della quale il Presidente Antonio De Caro, che ha lanciato l’allarme settimane fa, ha proposto come Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, di chiedere al Governo Centrale di provvedere a determinare urgenti misure a sostegno per le nostre amministrazioni, poiché il rialzo dei costi dell’energia rischia di colpire molto duramente non solo i bilanci dei comuni, ma avere una pesante ricaduta sui servizi erogati ai cittadini.

"In effetti, mentre le voci di spesa legate all’esercizio della pubblica illuminazione mettono fortemente a repentaglio la tenuta dei bilanci, i piani dei costi dei servizi rivolti ai cittadini lievitano con l’inevitabile effetto di aumenti tariffari che in questo momento di difficoltà legato al Covid determinerebbero inevitabili tensioni di carattere sociale.
Per questo i Sindaci della Calabria aderiscono all’iniziativa di simbolica protesta indetta da ANCI per giovedì 10 febbraio alle ore 20.00, di spegnimento delle luci di luoghi simbolici ed importanti di ogni comunità e centro urbano.

Chiediamo, dunque il Vostro impegno di Parlamentari per sensibilizzare il Governo ed assumere in sede legislativa provvedimenti atti a sostenere i comuni e fronteggiare le stringenti difficoltà attraverso la istituzione di un “fondo per la compensazione di maggiori costi sostenuti dagli enti locali per l’incremento della spesa di energia elettrica e del gas” così da evitare l’interruzione o la limitazione di pubblici servizi essenziali.
Va precisato che, in atto, è previsto solo un parziale e limitato intervento che riguarda alcuni oneri di spesa e per il solo primo trimestre, mentre occorre assicurare certezza ai comuni per l’intero anno considerando che, nella elaborazione dei bilanci, occorre adeguarsi agli esosi preventivi di consumi presunti pervenuti a cura dei fornitori".

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